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Alain Panato, Eurobrico: “2022? Percepiamo prospettive positive”


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All’indomani della nuova apertura di Feltre, l’intervista ad Alain Panato, responsabile Ufficio Commerciale di Eurobrico. Sull’anno che sta per chiudersi e qualche riflessione sulla distribuzione di settore.

Ma, anche sugli gli effetti della pandemia, le difficoltà contingenti relative ai costi dei trasporti e del reperimento delle materie prime che condizionano gli approvvigionamenti.

Questo 2021 come si chiude rispetto al 2020?
Prevediamo di chiudere bene il 2021, ancora meglio del 2020, considerando anche che lo scorso è stato sì un buon anno, ma anche condizionato dalle restrizioni del lockdown. Per molti nostri punti vendita collocati all’interno di centri commerciali, la relativa chiusura ha impattato negativamente sul fatturato, penalizzandoci. La controcifra nel 2021 pertanto, dettato dalle aperture, per logica, comporta un effetto positivo.  L’anno lo chiuderemo molto bene con il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Alain Panato, Eurobrico

Con un andamento omogeneo tra primo e secondo semestre?
No, il primo è stato decisamente meglio del secondo. L’onda lunga dell’effetto post- lockdown ha mantenuto un’alta vendibilità nei nostri punti vendita con una alta frequentazione, e un’alta conversione degli acquisti. Il secondo invece ha evidenziato un sempre più marcato rallentamento. Con la sola importante nota sul reparto riscaldamento: lavoriamo in un settore dove sempre più le stagionalità incidono in maniera importante.

Gli aumenti dei prezzi si stanno facendo sentire?
Decisamente si, e iniziano a creare dei rallentamenti nell’acquisto da parte del cliente. Soprattutto destabilizzano le scelte d’impulso anche dettati da occasioni importanti come stiamo attraversando sul mondo web, come ad esempio per il Black Friday.  Il momento è delicato dove il rincaro dei prodotti d’ importazione e l’aumento delle materie impattano pesantemente sul prezzo finale, rallentandone conseguentemente poi l’acquisto.

Un’insegna sempre più omnicanale

Da qualche anno state lavorando molto sull’omnicanalità, che proponete in ogni vostro negozio, con gli ormai classici web point. Con quali risultati?
Si, è vero, abbiamo e continuiamo a lavorare molto sull’integrazione dei due canali in modo che entrambi siano complementari tra loro. Vediamo buone opportunità in questo senso e ci crediamo, tant’è che anche nell’ultimo punto vendita di Feltre abbiamo implementato 7-8 postazioni web point a disposizione di venditori e clienti. La comunicazione dev’essere forte e chiara in modo da far comprendere che quello che non trovi nel negozio lo puoi trovare on line.

Possiamo avere qualche numero? Quanto rappresentano per voi le vendite online in percentuale?
Si tratta sicuramente di sviluppi importanti dal punto di vista della gestione, con una crescita in doppia cifra, sia per il canale on-line che per il negozio fisico. Sono numeri in cui crediamo e sui quali andremo sempre più ad investire per ampliare la proposta commerciale, con intelligenza. Basti pensare che l’offerta commerciale media all’interno dei punti vendita conta 20.000/25.000 referenze che potenzialmente si possono aggiungere ad oltre 30.000 del Web.

Il cliente preferisce la consegna a casa o il click and collect?
Il nostro cliente medio preferisce la consegna a casa ma è chiaro che dipende dalla situazione, dal territorio e dal prodotto in acquisto.

Cosa acquista on line il cliente Eurobrico?
Sicuramente l’onda onda lunga del post-lock down ha confermato vendite importanti per macchine per il giardino, l’arredo esterno, le piscine, i barbecue, insomma tutto quello che riguarda l’outdoor nella sua accezione più generale.

Prima accennava alle problematiche legate alle materie prime e ai costi di trasporto. A che punto siamo?
Le difficoltà si sono sentite su tutte le merceologie e ciò ha modificato la nostra attività di distributori, portandoci a programmare in modo diverso il rifornimento dei prodotti, con una maggiore e più stretta collaborazione con i fornitori. Non credo che le cose cambieranno in meglio nel 2022, anzi potrebbero addirittura peggiorare. Attualmente, parlando con i produttori, ci sono situazioni di stallo, come il prezzo del legno che è stabile e con una tendenza al ribasso dopo i picchi assurdi degli ultimi mesi, o l’acciaio e i polimeri i cui prezzi sono stabili al momento ma sollevano molti dubbi sugli approvvigionamenti. Per contro l’aumentare dei prezzi ha dato il via, come accennavo poc’anzi, ad un rallentamento della domanda e questo non aiuterà il mercato. C’è bisogno di un segnale forte che vada ad invertire l’andamento dei prezzi sulle materie prime e sui trasporti.

Questa situazione vi ha portato a implementare lo stock di magazzino?
 In realtà no, piuttosto ha rivoluzionato il nostro modo di pensare il magazzino, modificando l’organizzazione degli spazi e soprattutto adattandoci ad una grande e veloce flessibilità, secondo gli andamenti della domanda.

Il negozio di Feltre e i progetti per il 2022

Ritorniamo al negozio, avete aperto Feltre. Sono presenti evoluzioni del format o degli assortimenti?
Feltre, pur se con dimensioni più contenute, ripropone il nostro ultimo format presentato a Cassola, con la separazione del mondo tecnico, posizionato a destra, dal mondo living-decorativo che si trova sulla parte sinistra del negozio. C’è sempre forte la rimarcazione dei corner, creando dei micro mondi e qualche novità assortimentale, come ad esempio quello dedicato al vestiario di Kapriol, abbigliamento tecnico, contestualizzato all’interno del reparto degli elettroutensili.  Rilevanti gli spazi dedicati ai nostri Web Point e con un importante banco servizi assistiti all’ingresso del punto vendita, nel cuore del negozio, ponendo di fatto la massima attenzione al Cliente.

Nelle ultime realizzazioni spesso Eurobrico e CasaTua si trovano nelle stesse aree commerciali. Laddove non fosse possibile, si potrebbe auspicare uno shop in shop CasaTua all’interno di un Eurobrico?
Adesso come adesso no, ci rivolgiamo a due target diversi, rispetto all’offerta di arredo proposta nelle due insegne.

Cosa vi aspettate per il 2022?
Nonostante i problemi di cui sopra, percepiamo prospettive positive. Avendo strutturato una proposta chiara, semplice e organizzata pensiamo che il cliente potrà premiarci ancora, fidelizzandosi sempre di più. Anche perché il prossimo anno sono stati confermati bonus statali che potrebbero portare comunque indotti al nostro settore, casa – ristrutturazione, arredamento, giardino.

Sono previste nuove aperture, restyling?
Proseguiremo come sempre nei restyling dei punti vendita già esistenti, mentre per le nuove aperture aspettiamo conferme certe. Naturalmente se si presenteranno delle opportunità nelle zone di nostro interesse, come sempre dimostrato, procederemo alla conferma, nell’ottica del continuo processo di sviluppo della rete Eurobrico.



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