No, il volantino non è spacciato

E’ quello che risulta dalla nuova edizione del Brochure Monitor 2025 di IFH Media Analytics. Le brochure stampate restano uno strumento efficace.

ALDI, LIDL, Hornbach, Rossmann ed EDEKA ottengono le migliori valutazioni nella nuova edizione del Brochure Monitor 2025 di IFH Media Analytics, che ha analizzato 28 opuscoli cartacei di cinque diversi settori – alimentare, parafarmaceutico, bricolage, elettronica e arredamento – dal punto di vista dei consumatori.

Nonostante la progressiva digitalizzazione della comunicazione retail, le brochure stampate continuano a essere un pilastro del mix promozionale.

Secondo la prima fase del sondaggio, il 93% dei consumatori utilizza ancora, almeno occasionalmente, i volantini cartacei. La seconda fase, presentata a novembre, approfondisce le preferenze dei lettori e la percezione dei diversi formati.

Il quadro che emerge è complessivamente positivo: i materiali promozionali del comparto alimentare ottengono in media 8,4 punti su 10, seguiti dalle farmacie (8,3 punti) e, subito dopo, dai negozi di bricolage, elettronica e arredamento (quest’ultimo con 7,8 punti). Sul podio delle migliori brochure si distinguono ALDI e LIDL (entrambe 8,8 punti), seguite da Hornbach (8,6), Rossmann ed EDEKA (8,5).

Cosa rende efficace una brochure

Il design visivo si conferma il principale fattore di successo: chiarezza, organizzazione e impatto grafico sono determinanti per una valutazione positiva. Anche sconti e contenuti giocano un ruolo importante, ma il loro peso varia da settore a settore.
Nel comparto alimentare, ad esempio, i consumatori apprezzano i “mondi tematici” che raggruppano prodotti affini e stimolano l’acquisto ispirazionale, mentre nel canale parafarmaceutico contano soprattutto struttura e leggibilità dell’offerta.

Come sottolinea Andreas Riekötter, amministratore delegato di IFH Media Analytics: “Le brochure stampate restano un potente strumento di comunicazione, purché siano strutturate in modo chiaro, visivamente accattivante e coerente con le aspettative del target. Non sono solo un mezzo per presentare le offerte, ma anche un’espressione dell’identità e dell’affidabilità del marchio”.

Migliorare l’integrazione digitale

Lo studio evidenzia però anche alcuni ambiti di miglioramento. La presentazione combinata dei prodotti, l’introduzione delle novità e l’integrazione di contenuti digitali risultano ancora sottoutilizzate.

Nel settore dell’elettronica, ad esempio, i consumatori richiedono informazioni tecniche più complete e descrizioni accurate, che rafforzano l’immagine del brand e lo distinguono dai concorrenti online.

Per l’arredamento, invece, esiste ampio margine di sviluppo nell’uso di tecnologie immersive come la realtà virtuale, che potrebbero rendere la consultazione delle brochure più interattiva e coinvolgente.

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