Weldom, sempre più “prossima” al consumatore
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Le nuove tendenze dell’insegna francese di prossimità del gruppo Adeo, da vedere in una delle ultime aperture ad Angers, con l’intervista alla direttrice del nuovo format di Angers, Angelique Ouriou.
Per il marchio del fai da te transalpino Weldom, la crisi sanitaria ha reso ancora più pressante la domanda del consumatore, in termini di vicinanza e di incremento dell’offerta digitale. In linea con le politiche messe a punto per l’insegna del Gruppo ADEO, che aveva già reso noto all’opinione pubblica le sue strategie, che vanno proprio in quella direzione.
Potendo contare già di una rete organizzata con più di 350 punti vendita, di cui il 60% diretti e il restante costituito da partners indipendenti, il distributore di bricolage guidato dal CEO Eric Béchu, si è dato l’obiettivo di raggiungere entro cinque anni la ragguardevole cifra di 600 outlets, per consentire ad ogni potenziale consumatore francese di poter accedere ad uno spazio di vendita Weldom nell’arco di 20 minuti.
Un obiettivo certamente ambizioso, che deve trovare conferma anche nei volumi di vendita, portando il fatturato nei cinque anni oggetto del progetto dagli 827 milioni pre-pandemia a 1,4 miliardi di euro. Un’ambizione alimentata anche dalle performances degli ultimi anni, che hanno consentito a Weldom di registrare crescite superiori alle medie di mercato, conquistando dunque la preferenza di un più ampio numero di “bricoleurs” francesi.
D’altra parte, il dinamismo che il mercato del bricolage ha registrato nel corso della pandemia, con un incremento del 13% nel 2020, sta trovando nuove conferme anche nell’anno che volge al termine, pur caratterizzato da qualche tensione dovuta a ritardi di fornitura, imputabili principalmente alla carenza delle materie prime sugli scenari internazionali, e dai crescenti costi energetici e dei trasporti.
È un dato di fatto, il cittadino francese è un appassionato del fai da te e “nell’era pandemica” la sua tradizionale vocazione per la cura del proprio habitat ha trovato spazio e tempo per esprimersi con maggiore enfasi. E Weldom sta affilando le armi della sua offerta commerciale, per meglio intercettare i consumatori, puntando al miglioramento della multicanalità: da un lato, rendendo più ampia, efficiente e “user friendly” la vendita online, arricchita dalle esperienze acquisite durante la pandemia, e dall’altro tenendo al centro il ruolo chiave del punto vendita, con un uso diffuso dei servizi click & collect e e-booking.
L’intervista a Angelique Ouriou
D’altra parte, il marchio ha un suo “vissuto” nel territorio ed esprime bene le sue radici locali. Un “marchio di fabbrica” che abbiamo personalmente percepito e sperimentato nel corso dell’intervista ad Angelique Ouriou, direttrice di uno degli ultimi nati in casa Weldom, il punto vendita di prossimità di Angers, dal format innovativo ed ambizioso, e che trasmette in maniera inequivocabile il carattere relazionale dell’azienda e la sua propensione alla “convivialità”, così come dichiarato dal suo CEO.
Angelique Ouriou: “abbiamo aperto al pubblico il nuovo format alla data prevista, senza ritardi, nonostante la pandemia”. Restando fedele alla strategia di espansione e di vicinanza, l’azienda di Breuil-le-Sec, nella regione dell’Oise, a nord di Parigi, ha aperto lo scorso mese di luglio il punto vendita di Angers, incrementando così la presenza nell’area nord-occidentale del paese e proponendo un nuovo format, il cui concept è stato appositamente studiato per meglio venire incontro ai bisogni del “moderno bricoleur urbano”.
“Il nostro cliente vive prevalentemente nel centro della città, non ha generalmente bisogno dell’auto per fare i suoi acquisti”, puntualizza la direttrice del nuovo outlet e aggiunge “l’esperienza vissuta con il lockdown ha solo rafforzato quel bisogno di prossimità, che era già stato espresso dai nostri consumatori”.
Angers è una graziosa città di poco più di 150.000 abitanti, collocata nella parte più occidentale della regione della Loira e a poco più di 80 chilometri da Nantes e dalla costa atlantica. È in qualche modo legata anche alla storia del nostro paese, essendo stata la “culla” della dinastia degli Angiovini, i cui sovrani hanno regnato nel mezzogiorno, con alterne vicende tra il XIII e il XV secolo.
“Il nostro negozio è situato in Rue Voltaire, in prossimità di un crocevia cittadino molto frequentato, nell’area dedicata allo shopping e a solo tre minuti a piedi dalla cattedrale”, una sottolineatura importante di Madame Ouriou, “dovevamo sviluppare un layout in grado di trasformare l’esperienza d’acquisto di materiali destinati al bricolage, e adattarlo ai bisogni e alle attese di un consumatore abituato a frequentare ambienti più accoglienti”.
Avendo avuto l’occasione di visitare più volte la regione e la stessa cittadina di Angers, comprendo bene la sottolineatura. D’altronde, Angers è considerata “Ville fleurie” e riconosciuta a livello nazionale quale sito urbano tradizionalmente tra i più attenti all’ambiente, avendo messo in opera, già a partire dagli anni Ottanta, una politica ambiziosa per quanto concerne la cura del verde e dell’arredamento paesaggistico.
“Il punto vendita esprime questi valori, abbiamo lavorato a tutti i dettagli, dalla cura degli scaffali studiati a proposito, fino a rendere il negozio arioso e luminoso”, aggiunge la direttrice, inoltre “la decorazione è un reparto molto importante ed accoglie il consumatore nello spazio di vendita”
I punti vendita tradizionali dell’insegna Weldom, soprattutto nelle aree per lo più rurali, si sviluppano generalmente su superfici che contano 2.500 metri quadri, un formato che non avrebbe potuto essere collocato in centro città e che comunque non avrebbe “intercettato” in maniera adeguata il “bricoleur urbano”.
Come si sviluppa il vostro spazio commerciale?
Weldom Voltaire di Angers consta di locali che coprono una superficie complessiva di 400 metri quadri, che si sviluppano su tre livelli. Il pian terreno è destinato ai prodotti per la decorazione, al primo piano si trovano quelli tecnici, mentre il secondo piano è riservato al laboratorio e agli spazi sociali.
Nei centri commerciali di grandi dimensioni i piani superiori pagano spesso dazio. Nel centro città le dinamiche sono assai diverse e l’esperienza accumulata finora ad Angers presenta dati piuttosto equilibrati, come ci conferma la direttrice, “abbiamo aperto il 21 luglio, nei termini previsti, nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo, e finora il volume di vendita è paritetico, 50% al pian terreno e 50% al primo piano”.
E l’assortimento? Di quante referenze è composto?
Il punto vendita presenta 5.000 referenze, suddivise nei reparti della decorazione, dell’illuminazione e elettricità, idraulica e la drogheria con i prodotti per la pulizia e le vernici. Al piano superiore troviamo l’area destinata ai prodotti più tecnici come l’utensileria e la ferramenta. L’assortimento è stato studiato e composto specificamente per questo nuovo outlet, per esempio offriamo un assortimento di vasi e altri prodotti per il giardino, destinati in primo luogo alla cura di terrazze e balconi, mentre non avrebbe senso proporre i tosaerba.
Angelique Ouriou trasmette nei suoi modi garbati sicurezza e professionalità che, come ci ha brevemente raccontato, “ho acquisito in precedenti esperienze, prevalentemente nel settore degli ipermercati” e soprattutto traspare nelle sue parole un entusiasmo contagioso, “è una nuova sfida, molto stimolante, è un vero piacere avere l’opportunità di scoprire un nuovo mondo, che presenta margini di sviluppo molto importanti”.
Immagino che abbiate selezionato dei collaboratori capaci di saper bene interpretare l’ambizioso progetto che avete messo in opera, “certo, è un giovane team composto da quattro collaboratori a tempo pieno, un apprendista e uno studente che si aggiunge all’organico il sabato”. Oltre all’assistenza all’acquisto “offriamo servizi fondamentali per le chiavi, le macchine di tinteggiatura, nonché la carta fedeltà, il noleggio, la fornitura a domicilio e la possibilità di accedere ad una rete di artigiani-facilitatori”.
Le vendite sono incoraggianti con prospettive di sviluppo importanti, soprattutto con l’approssimarsi delle festività natalizie. Il mercato francese aveva fatto già registrare lo scorso anno, nel periodo del picco della pandemia, crescita a doppia cifra, denotando secondo i più autorevoli opinion leaders di settore margini di sviluppo importanti anche nell’esercizio 2021.
Un possibile ostacolo, temuto in qualche misura dall’industria di settore, era costituito dalla potenziale carenza di materie prime. Qual è al riguardo l’esperienza che state vivendo ad Angers? “Qualche episodio si è verificato, limitatamente a un numero esiguo di fornitori, avendo registrato qualche ritardo nelle forniture. Nel complesso non ha inciso in maniera significativa sul nostro positivo sviluppo, ma ci auguriamo che la penuria di materie prime e il costo dei trasporti siano un fenomeno temporaneo, dal momento che vogliamo garantire ai nostri clienti standard di servizio elevati”.
Foto credits: Weldom
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