#Fase2: tutti a fare bricolage
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Consumi in netta ripresa in tutto il Paese. Bricolage e sport superano le vendite pre Covid, secondo l’Osservatorio Stocard. +12% di vendite rispetto a febbraio.
Stocard ha valutato il comportamento di acquisto degli oltre 7,7 milioni di utenti dell’app nella 3a settimana della fase2 compresa tra il 18 e 24 maggio (week 21). I valori raccolti sono stati poi incrociati con le spese effettuate dopo la fine del lockdown, tra il 4 e il 17 maggio (week 19 e 20), e rapportati alla settimana del 10-16 febbraio (week 7), prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria*.
“I consumi in Italia sono in costante ripresa – spiega Valeria Santoro, Country Manager di Stocard Italia – e in un momento come questo è sicuramente una buona notizia. Settori come il bricolage o i negozi di articoli sportivi hanno realizzato un numero di acquisti addirittura superiori a quelle pre Covid19 e ciò testimonia tanto il bisogno di ‘normalità’ degli italiani, quanto il piacere di tornare a prendersi cura di sé e della propria casa, che mai come in queste settimane abbiamo imparato a vivere. Un altro settore come il fashion sta rapidamente risalendo e anche questa è una notizia positiva per un comparto in difficoltà, con tanti lavoratori in cassa integrazione e negozi che con sforzo e tenacia restano aperti”.
Gli acquisti in Italia
Nelle tre settimane della Fase 2 l’aumento delle spese nei negozi è stato significativo in numerosi settori merceologici: è il caso dei negozi di bricolage e di articoli sportivi che, tra il 18-24 maggio, hanno registrato entrambi un +12% di vendite rispetto a febbraio. Inoltre, continua il trend di crescita delle spese al sabato: sabato 23 maggio, infatti, è stata la giornata in cui si è registra il picco di acquisti, con un +48% di vendite, rispetto agli altri giorni della settimana.
Tra i settori più dinamici ci sono anche i negozi di arredamento e oggettistica per la casa, i negozi per l’infanzia, per la pulizia della casa e il fashion.
I negozi di arredamento, complementi d’arredo e oggettistica per la casa (Forniture nell’infografica) sono quasi tornati ai livelli di vendite pre Covid19: se infatti 100% corrisponde al totale degli acquisti registrati in questo settore nella settimana dal 10 al 16 febbraio (week 7), nella settimana del 18-24 maggio (week 21) gli acquisti sono stati pari al 94%. Un valore, quindi, pressoché identico a febbraio
Tra il 18-24 maggio nei negozi per la pulizia della casa (Drug) le vendite hanno raggiunto l’80% di quelle pre Covid 19
Focus: Lombardia
Tra il 18 e 24 maggio la Lombardia conferma il trend di crescita nazionale degli acquisti nei principali settori merceologici analizzati, con picchi sorprendenti.
I negozi di bricolage, di articoli sportivi e di arredamento e oggettistica per la casa segnano un boom di vendite superiore a quelle registrate tra il 10 e il 16 febbraio, prima dell’emergenza sanitaria.
Brico e sport crescono addirittura a doppia cifra: +34% di spese rispetto a febbraio nel bricolage e +19% nei negozi sportivi. Molto rilevante anche il trend di spesa nei negozi di arredamento, che supera quello pre Covid19: +4%.
In generale la Lombardia amplifica i valori riscontrati nel resto del Paese: negozi per bambini, di elettronica di consumo, negozi per la pulizia della casa e fashion sono forte ripresa e, nella week 21, hanno pressoché raggiunto i volumi di vendite di febbraio.
L’elettronica di consumo si attesta all’87%, i negozi per la pulizia della casa all’85%, il fashion all’82% delle vendite di febbraio.
* L’analisi di Stocard valuta la quantità di acquisti nella settimana del 10-16 febbraio e nelle tre settimane dopo la riapertura dei negozi fisici, dal 4 al 24 maggio. Se 100 è il numero di acquisti registrato, in un determinato settore, a febbraio, Stocard ha osservato i valori di acquisto, nello stesso settore, nelle tre settimane di Fase 2. Ciò significa, ad esempio, che se nei negozi per l’infanzia sono stati effettuati 100 acquisti dal 10 al 16 febbraio, dal 4 all’17 maggio ne sono stati registrati 54 che salgono a 92 tra il 18 e 24 maggio.
** L’indagine non considera i volumi di vendite, non paragonabili vista la straordinarietà del periodo, ma i comportamenti di acquisto, più significativi per comprendere il comportamento dei consumatori.
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