Prodotti dalla Cina, cosa aspettarci?
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Mentre dalla Cina le fabbriche hanno ripreso gradualmente le produzioni, abbiamo fatto un giro di telefonate, per raccogliere qualche informazione sui mesi a venire.
Il tema è quello delle forniture, quindi degli effetti delle problematiche sull’interruzione della produzione e nei trasporti in Cina, nello scorso mese di Gennaio.
Aziende con unità produttive in Cina ed importatori rappresentano una quota considerevole in molti comparti, e l’elettroutensile ne è l’esempio più calzante.
Dalle telefonate fatte ad una decina delle principali aziende del settore, emerge un dato comune: nella sfortuna di quanto accaduto, c’è un elemento temporale positivo.
Il problema si è evidenziato in prossimità del Capodanno Cinese, una festività conosciuta come “Festa di Primavera”, che quest’anno è caduta il 25 Gennaio (segue un calendario lunare, come la nostra Pasqua)
La “festa” dura 7 giorni, dal 24 al 30 Gennaio. Tutte le attività produttive sono ferme in tutto il Paese, un po’ come da noi a Ferragosto.
Perché positivo? Perché produzione e distribuzione erano già bloccati. E perché le aziende tendono ad arrivare a fine Dicembre, coi magazzini ridotti, a fini di inventario e con ordini massicci per consegna nei mesi di Gennaio e Febbraio, calcolando volutamente la chiusura per il Capodanno.
Tutti questi prodotti sono stati imbarcati e spediti dalla Cina negli ultimi mesi del 2019, ben prima del sorgere del problema.
Grazie a questo, la situazione dello stock nei magazzini italiani è sicuramente buona al momento.
Anche la situazione produttiva in Cina è ora quasi normale, ma si devono calcolare gli effetti della sospensione nella produzione e nei trasporti dello scorso mese e di una ripresa che non è stata subito totale, ma graduale.
Dobbiamo considerare un periodo medio di circa 3 mesi per l’arrivo in Italia, dalla data ordine, ma possono esserci differenze in base al tipo di prodotto. Da 30 a 60 giorni per la produzione e 4 settimane per il trasporto marittimo.
Il “collo di bottiglia” è atteso ad Aprile e Maggio, con un arrivo di merce ridotto del 50%, in miglioramento al 70%, sino ad arrivare ad una situazione a regime da Giugno.
Ci possono essere variazioni su prodotti stagionali, che non sono ancora a stock in Italia.
C’è poi la variabile “mercato”. La domanda subirà una contrazione, legata alla situazione economica italiana?
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