Ferramenta Rossi, una storia lontana nel tempo
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Aperta nel 1973 da Luigi Rossi, l’omonima ferramenta si trova nel centro di Bagnoli, quartiere di Napoli e punta, come i proprietari stessi puntualizzano, sulla relazione con il cliente e la qualità del loro assortimento. Un’impresa familiare che però non disdegna la tecnologia, basti una “navigata” sul loro sito web che non è solo una “vetrina” per l’impresa di famiglia, ma un portale di e-commerce con un discreto numero di “5 stelle”, rilasciate a commento dai suo clienti, e tanto di QR Code in vetrina.
diyandgarden.com ha incontrato Fabio Rossi, attuale titolare della ferramenta.
Come nasce la vostra attività?
Diciamo che il precursore è stato il nonno, Alfredo, che n realtà faceva l’idraulico, aiutato successivamente da mio padre che lo seguiva sin da piccolo, quando ancora nei lavori di idraulica si usava la lampada a petrolio per fare le saldature a stagno sui tubi in piombo, tecnica che utilizzavano anche per stagnare le pentole in rame, molto comuni nella nostra zona. Da artigiana la famiglia si trasforma successivamente in commerciante quando mio padre, nel 1973 papà, trova un negozio di 25mq con deposito sottostante, a Bagnoli. Il primo “espositore” che utilizzò furono 4 chiodi da 20 cm. infissi al muro per poi appendere i tubi di scarico per le lavatrici. Il mondo dell’idraulica continuava così in quei 25mq, dove l’attività si è modificata alle esigenze del mercato che chiedeva sempre più prodotti ed è cresciuta per poi portarci nel 2003 nella sede attuale in viale Campi Flegrei 20, a poca distanza dal primo negozio. Ora abbiamo uno spazio di 120 mq. con un deposito di 2.500 mq.
Qualche aneddoto sugli inizi dell’attività?
Tutta la famiglia è stata coinvolta nel negozio, da mia madre a mia zia a mia sorella fino a noi i tre figli maschi. Inizialmente i nostri compiti erano quelli di “magazziniere scaffalista”, cercavamo di tenere sempre i cassetti e gli scaffali pieni. Mio padre tutti i giorni dopo aver pranzato velocemente, talvolta solo un panino, correva a Piazza Mercato dove c’era un polo di fornitori grossisti, quello era il nostro marketplace, gli affari si facevano lì. La contrattazione era all’ordine del giorno.
Tempi eroici. Ricorda qualche nome?
Scaramuzza, Staffelli, Magnacca, Borghetto…..Ho una fattura di Scaramuzza del 1974.
E oggi, qual’è la sua opinione sul mondo della ferramenta?
Credo di essere fortunato, la ferramenta è un mondo molto complesso e variegato e ti porta ad avere una conoscenza illimitata di articoli. E’ come crescere tra i lego, hai infinite possibilità di realizzazioni e questo ti permette di essere apprezzato e si diventa un punto di riferimento nella zona per i clienti che generalmente hanno poca dimestichezza coi prodotti e che hanno bisogno di consigli e di aiuto.
Che caratteristiche ha il vostro negozio?
Siamo un ferramenta di quartiere. Abbiamo una buona percentuale di clientela femminile, non mancano muratori, elettricisti, fabbri, falegnami, ed anche privati che si dilettano con il fai date. Proponiamo un po’ di tutto, si spazia dalla ferramenta classica all’idraulica, al materiale elettrico, alla duplicazione delle chiavi e radiocomandi e illuminotecnica.
Come vede il mercato fai da te
E’ in forte crescita grazie anche al miglioramento dei prodotti che semplificano il lavoro, ed anche alla necessità di risparmiare. La nostra è una zona popolare, il prezzo giusto è fondamentale e grazie alla nostra esperienza e conoscenza sappiamo indirizzare al meglio i nostri clienti.
E gli artigiani?
Questo genere di clientela ha perso importanza, anche grazie alla crescita del fai da te, ma non è in crisi o in via di estinzione, come molti dicono. Direi che si è ulteriormente specializzato e questo è un bene per tutti.
Ora c’è l’ecommerce. Come vi ponete voi?
E’ un mercato che è esploso, ma che è la nostra spina nel fianco! Molti articoli sono diventati invendibili in negozio, soprattutto gli elettroutensili, con un’offerta vastissima ed una concorrenza spietata su internet. Noi abbiamo un sito di e-commerce, che gestisco personalmente, ma ho poco tempo da dedicarvi in quanto le mie forze sono concentrate dietro al banco. In negozio sono solo, con Andrea, nostro collaboratore.
Le problematiche nel vostro lavoro?
Dobbiamo sempre lavorare a mille! Oggi la forte concorrenza della grande distribuzione e di internet ci ha obbligato a rivedere tutti i nostri ricarichi di guadagno, che si sono abbassati e solo con viti cerniere ecc. non riusciremmo certo a sopravvivere. Inoltre, non riusciamo ad assumere altro personale perché i costi sono ancora troppo alti. La burocrazia e le regole non ci aiutano, anzi creano solo problemi, tempo e costi.
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