5° Diy Global Summit. 9 giugno 2017
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Nella seconda giornata, si è parlato delle opportunità del settore gardening all’interno del mondo del “Do It Yourself” grazie alle presentazioni di Sebastian Gundel ( Managing Director di Corporate Marketing di OBI) e di Christian May ( Managing Director Retail Channels Alfred Karcher ).
Ciò che è emerso dalla session è che il comparto del Garden e il canale dei garden centre stanno diventando un elemento sempre più cruciale del mondo del DIY e del retail. In Germania, per esempio, le vendite di prodotti per il giardinaggio all’interno dei negozi del Fai Da Te rappresentano il 25% del fatturato totale.
Anche il mercato britannico rappresenta una piazza importantissima per questo comparto in quanto i consumatori britannici spendono in media 5 miliardi di sterline l’anno all’interno dei garden center.
Gli analisti prevedono un futuro rosa per il mercato del giardinaggio in Nord America e in Europa a causa della rapida crescita degli spazi verdi all’interno delle proprietà private; in sintesi, l’industria del giardino è attraente; il gardening può essere categorizzato come un mercato maturo con una crescita stabile.
E’ seguita la presentazione a cura di Neil Cowie, CEO della catena neozelandese Mitre 10. La catena rappresenta il principale punto di riferimento per il DIY neozelandese ed è stata fondata in Nuova Zelanda nel 1974; nonostante l’insegna debba affrontare anche la concorrenza internazionale come Bunnings, Mitre 10 rappresenta il più grande rivenditore di prodotti per l’edilizia, Fai Da Te e giardinaggio del paese con ben 83 punti vendita.
Conclusioni
Analizzando in tutti i suoi aspetti il Global DIY Summit 2017, si può affermare che attualmente non esiste nessun evento del settore che sia paragonabile Summit per quanto riguarda quantità dei relatori ed ampiezza dei temi trattati. Il che lo rende, sicuramente, il momento di incontro più importante a livello mondiale, per ciò che riguarda il comparto brico, home e garden.
Ciò nonostante non possiamo non rilevare come quest’anno, volendo fare una prima constatazione ed analizzando in modo critico il Summit 2017, si sia riscontrata una certa ripetitività nelle tematiche trattate (situazione economica generale, web, tecnologia futuribile). Il che mi fa dire che, rispetto alle passate edizioni, in questa due giorni berlinese, si è potuta riscontrare una carenza di contenuti “freschi” e i dati presentati dagli speaker non sono stati così esaustivi ed illuminanti.
A queste considerazioni si aggiunge la mancata presenza di figure femminili tra gli speaker; eccezion fatta per la sola Cindy Berman (Head of Knowledge and Learning, ETI UK) che, peraltro ha parlato 10 minuti dalle 8,20 alle 8,30 della mattina del 9 giugno.
Per questi motivi pensiamo sia auspicabile, pur nelle evidenti complessità che una tale organizzazione comporta, apportare dei cambiamenti al fine di scongiurare un rischio di ripetitività degli argomenti e migliorare la composizione dei relatori.
Ciò che è emerso in questa edizione è anche il fatto di aver privilegiato un’apertura nei confronti della sfera della produzione; mentre nell’edizione 2016 era stato dato ampio spazio al lato del retail, con le presentazioni ad opera di CEO di 6 importantissime catene:
- Robert A. Niblock (Chairman e CEO di Lowe’s)
- Véronique Laury (CEO Kingfisher)
- Robert Moschorak (Presidente e Direttore Generale di Ace Hardware International)
- Jhon Gillam ( Ceo Bunnings)
- Sergio Giroldi (CEO OBI)
- Hiromasa Tsuchiya (President and CEO di Cainz Co Ltd.)
- Warner de Jager (CEO Cashbuild Ltd.)
L’edizione del 2018 del Global DIY Summit è già stata fissata, l’appuntamento per l’evento, che riunisce l’industria e la distribuzione del DIY, viene rinnovato per il 13 e 14 giugno a Barcellona!
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Luca Gaudenzi è Marketing Manager MADE4DIY (Consorzio Italiano Produttori Fai Da Te e Gardening)
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