Il Salone del Mobile.Milano 2025 sfida le incertezze globali
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302.548 presenze da 151 Paesi, 68% operatori esteri: il Salone si proietta verso nuovi mercati e promette un format ancora più inclusivo per il 2026.
Il Salone del Mobile.Milano 2025 chiude i battenti con un bilancio positivo: 302.548 presenze complessive, di cui il 68% provenienti dall’estero, confermando il suo ruolo centrale nel panorama internazionale del design e dell’arredo. Un risultato in linea con la Biennale Euroluce del 2023, ma ancora più significativo se considerato nel contesto attuale di forte instabilità geopolitica ed economica.
A trainare l’evento, ospitato nei padiglioni di Fiera Milano Rho, una partecipazione massiccia e qualificata: 2.103 espositori da 37 Paesi, una proposta culturale d’avanguardia e un’apertura decisa verso le nuove geografie del business, dall’Asia centrale ai Paesi del Golfo.
Export e nuove destinazioni
La top 10 dei Paesi di provenienza vede la Cina ancora in testa, pur con una lieve flessione. Tengono le presenze europee, coerenti con il trend dell’export italiano verso l’UE (circa 10 miliardi di euro nel 2024, pari al 51% del totale). Tra i mercati in crescita, spiccano Spagna e Polonia, a conferma del loro dinamismo commerciale (+4,1% e +9,1% rispettivamente).
Particolare attenzione è stata riservata ai Paesi emergenti: Emirati Arabi Uniti (1.801 operatori presenti) e Arabia Saudita, con cui il Salone ha firmato un memorandum per progetti futuri. Si segnala inoltre il ritorno in forze del Giappone e la presenza stabile della Corea del Sud.
I giovani restano protagonisti con oltre 15.000 presenze studentesche e 39.000 visitatori al SaloneSatellite, che ha visto la partecipazione di 700 talenti da 37 Paesi. Il progetto continua a essere uno dei più forti incubatori di creatività a livello globale.
Eventi culturali e Euroluce International Lighting Forum
Il Salone 2025 ha saputo estendere la sua influenza oltre la fiera, con progetti in collaborazione con istituzioni prestigiose. Tra questi, “The Library of Light” di Es Devlin alla Pinacoteca di Brera e “Mother” di Robert Wilson al Castello Sforzesco. In fiera, grande successo per l’installazione “La dolce attesa” firmata Paolo Sorrentino e per il progetto “Villa Héritage” dell’architetto Pierre-Yves Rochon.
Con oltre 1.500 partecipanti, si è distinta anche la prima edizione dell’Euroluce International Lighting Forum, che ha ospitato esponenti di spicco come Marjan van Aubel, Patrick Rimoux, Robert Wilson, Stefano Mancuso e Tim Ingold.
Sul fronte della sostenibilità, continua il percorso di certificazione ISO 20121 e si aprono scenari nuovi con l’accordo tra Consorzio Nazionale Sistema Arredo e il Ministero dell’Ambiente per avviare test verso un sistema EPR (responsabilità estesa del produttore) nel settore arredo.
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha sottolineato come il Salone del Mobile sia oggi più che mai un punto di riferimento strategico per l’intera filiera: “Un baricentro stabile in un mondo incerto. Le nostre aziende qui non seguono il mercato, lo creano.”
La prossima edizione si preannuncia ancora più ambiziosa, con un focus su piccole e medie imprese e su nuovi mercati da esplorare. Una promessa che il Salone intende mantenere lavorando a stretto contatto con la filiera e le istituzioni per trasformare le sfide in opportunità.
Foto credits: Diego Ravier; foto di apertura Giulia Copercini







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