Quella di quest’anno, 2023, è la seconda edizione di Flormart, il Salone tradizionalmente padovano del florovivaismo, organizzata da Fiera di Parma, che si conferma nelle scelte e nelle dimensioni.
Abbiamo visitato la 72° edizione di Flormart (una delle fiere più antiche che abbiamo in Italia), per il secondo anno organizzato dalla Fiera di Parma e, francamente, non abbiamo notato un sostanziale miglioramento rispetto all’edizione dell’anno scorso.
I dati rilasciati dall’organizzazione sono onesti: 200 espositori provenienti dai distretti produttivi italiani ed europei, di cui 20 new entry presenti per la prima volta a Flormart. 300 top buyers di cui 150 esteri, 20.000 mq di superficie espositiva, 4.000 visitatori specializzati, oltre 60 giornalisti accreditati, tutte le principali associazioni di categoria presenti.
Come per l’anno scorso è giusto accreditare l’impegno dell’organizzazione di Parma verso la rinascita di una manifestazione, il Flormart appunto, per troppi anni maltratata. Un impegno apprezzato soprattutto, e questo conta molto, dagli espositori presenti che, nel nostro giro di raccolta di opinioni, si sono dichiarati mediamente soddisfatti della qualità dei visitatori e del conseguente lavoro sviluppato durante i giorni di fiera.
Tra il parterre di espositori presente a Flormart emergono realtà provenienti dai distretti produttivi italiani, dalla Liguria alla Toscana, dal Veneto all’Emilia Romagna, passando per Lombardia, Lazio, Puglia, Sicilia e Abruzzo. Espositori internazionali in primis da Francia, Belgio, Spagna, Grecia. Aziende di lunga tradizione che operano nel mercato internazionale, appartenenti al comparto del vivaismo, delle strumentazioni tecniche e dell’architettura del paesaggio.
Come accadde anche l’anno scorso, fondamentale è stata la partecipazione e il coinvolgimento dei buyers internazionali, arrivati da oltre 30 Paesi europei ed extraeuropei tra cui l’Arabia Saudita, agevolati dai programmi incoming messi a punto in collaborazione con ICE Agenzia.
Parlando poi con l’organizzazione di Fiere di Parma abbiamo avuto modo di constatare la volontà di proseguire nell’impegno preso con il mercato del florovivaismo confermando energie e investimenti verso il ritorno di Flormart agli antichi fasti.
Oltre all’aspetto mercantile l’organizzazione ha lavorato molto nella proposta di momenti di formazione e informazione.
Scienza e cultura a Flormart
Nel corso della due giorni sono stati organizzati una ventina di convegni, dibattiti, talk tra professionisti del settore.
Numerosi i corsi di formazione per agronomi e forestali, architetti e paesaggisti, giornalisti, realizzati con la collaborazione delle principali associazioni di categoria, tra cui ANVE Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, Assoverde, ANCI, Pubblici Giardini, AIAPP Associazione italiana architettura del paesaggio, AIGP Associazione Italiana Giardinieri Professionisti, AIPV Associazione Italiana Professionisti del Verde, AIPSA Associazione Italiana Produttori di Substrati di coltivazione e Ammendanti.
Focus su argomenti di attualità come gli effetti del cambiamento climatico, la rigenerazione urbana attraverso il verde, la scarsità delle risorse idriche. Ma anche approfondimenti tecnici ad esempio su micropropagazione, substrati di coltivazione, diagnostica fitopatologica.
Studi sulle tendenze di mercato del settore florovivaistico in Francia e Germania sono stati presentati da ICE Agenzia. E ancora giardini storici, garden center, biolago, agroecologia, PNRR e case histories sono stati al centro di un confronto prezioso tra i protagonisti della complessa filiera del florovivaismo.
“Il verde è il plus che aggiunge bellezza alle città e al paesaggio, benessere psico-fisico a chi ne usufruisce – afferma Gloria Oppici, brand manager di Fiere di Parma – Per questo Flormart ha voluto dare spazio anche all’anima culturale green attraverso installazioni che hanno arricchito di valore artistico e letterario la vetrina internazionale del made in Italy, ottimamente rappresentata dai prodotti innovativi e all’avanguardia dei nostri espositori”.
Da The Green Library, uno spazio con oltre 1000 testi tematici tra libri tecnici, saggi, romanzi e poesie sul tema del verde e della natura agli incontri con gli autori. Dalla Xiloteca con 240 varietà di legno provenienti da tutto il mondo, alla mostra fotografica di Danilo Marchesi “Di fiore in foglia” con oltre 60 scatti che rappresentano la genesi del fiore.
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