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Casaleggio Associati. Il 62% degli italiani acquista sul web


A dichiararlo e fornire la fotografia del commercio online e del suo stato di salute è il rapporto E-commerce in Italia 2019, della Casaleggio Associati, presentato ieri, 16 aprile a Milano.

Un web che per gli acquisti piace sempre di più agli italiani, tanto che il trend sembra non conoscere crisi e se nel 2018,  il 62% della popolazione del nostro Paese, 38 milioni di persone, ha fatto acquisti in rete, le previsioni stimano che entro il 2023 gli e-shoppers arriveranno a toccare quota 41 milioni.

Il che, tradotto in euro, significa 41,5 miliardi fatturati nel 2018 dall’intero mercato dell’e-commerce B2C, e dunque verso il consumatore. II 18% in più rispetto all’anno precedente.  “L’indagine non dà margini di dubbio – commenta Davide Casaleggio – le vendite online registrano una crescita a doppia cifra e sono sempre di più le aziende che decidono di investire sul web, con prospettive di crescita importanti, soprattutto per quanto riguarda il canale mobile.

Pensiamo al numero delle aziende e-commerce iscritte al Registro delle imprese come commercio al dettaglio di ogni prodotto effettuato su internet: parliamo di 20.100 aziende, l’11,7% in più rispetto al 2017. Numeri interessanti, che lanciano un messaggio chiaro in termini di strategie d’investimento e dei canali sui quali insistere: in Italia l’85% della popolazione web usa lo smartphone per fare acquisti, una media superiore a quella degli altri Paesi europei”.

Tra i settori in crescita, a guidare la classifica è il tempo libero che detiene il 41,3% dei fatturati e-commerce, seguito dal turismo (28%). Continuano a crescere i centri commerciali che si attestano al terzo posto, che rappresentano il 14,5% del fatturato, e l’elettronica di consumo, che cresce del +23% e rappresenta il 3,3% del fatturato.

In aumento il settore della salute (+23%) grazie anche alla proliferazione delle farmacie online e quello della moda (+18%). I dati relativi alle prospettive di crescita per il 2019 hanno tutti il segno più: +40% centri commerciali, +29% casa e arredamento, +27% l’alimentare, solo per citarne alcuni. Un’evoluzione che analizza anche i trend degli acquisti: l’80% dei consumatori online afferma che le esperienze personalizzate rendono più propensi ad acquistare da un’azienda piuttosto che da un’altra, l’87% sostiene che i social media influenzino gli acquisti e il 53% effettua pagamenti con wallet digitale.

Advertising customizzato, share of relation, brand reputation e valori aziendali: sono queste, dunque, le parole chiave per avere successo in un mercato sempre più digitale, social e competitivo, con un occhio al panorama italiano ma anche a quello straniero.

Il tema dell’internazionalizzazione è rilevante: sebbene il numero delle aziende italiane che investono all’estero sia diminuito rispetto al 2017 del 5%, il 56% di queste vende oltre confine. D’altra parte, se è vero che è il mercato Asia-Pacifico a detenere la leadership con una produzione di 1892 miliardi di dollari nel 2018, è vero anche che la Cina resta il secondo mercato di destinazione delle esportazioni mondiali e l’ottavo per l’export italiano.

“Dunque, l’e-commerce italiano è uno dei mercati con le maggiori potenzialità – conclude Casaleggio – Ma in questi anni a conquistare i settori più interessanti sono state le imprese dall’estero. Esperienze come quelle di Amazon nell’elettronica, Booking ed Expedia nel turismo, Zalando nell’abbigliamento dimostrano che oggi vendere online significa gestire economie di scala importanti che consentano investimenti su servizi e acquisizioni. A fare la differenza sono i finanziamenti, che possono dare un contributo importante per far sì che le aziende di e-commerce italiane siano in grado di espandersi a livello internazionale”.

Oltre alla presentazione del report, la mattinata ha visto la partecipazione di testimonianze, presentate da Mirko Pallera direttore di Ninja.it, come quelle di MyTaxi, FlixBus, Deliveroo, DrexCode, Ventis e Amazon (ndr. Quest’ultima, dedicata al marketplace, purtroppo è stata la meno interessante di tutte. Mi sarei aspettata qualcosa di più delle solite dichiarazioni di rito).

Scarica il Report E-commerce in Italia 2019



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