Controversie sull’acquisizione di True Value da parte di Do it Best

La dichiarazione di bancarotta della cooperativa statunitense di ferramenta True Value e il suo progetto di essere rilevata dal concorrente Do it Best continuano a fare scalpore negli USA.

Dopo la dichiarazione di bancarotta (nota negli USA come “chapter 11 filing”, secondo la sezione corrispondente del diritto commerciale), non solo il grossista Orgill ha dichiarato la sua intenzione di rifornire i rivenditori True Value in misura maggiore rispetto al passato. Anche Hardlines Distribution Alliance, un’associazione di oltre 60 distributori indipendenti, ha dichiarato di voler sostenere i rivenditori True Value.

L’opposizione all’acquisizione di True Value da parte di Do it Best è arrivata da PNC Bank, uno dei maggiori finanziatori di True Value. In un documento di 119 pagine, la banca elenca le sue argomentazioni contro l’acquisizione.

Tuttavia, un membro del consiglio di amministrazione di True Value ha presentato una dichiarazione al tribunale fallimentare federale, chiedendo alla corte di approvare l’acquisizione. Megan Menzer, proprietaria di Newton’s True Value Hardware e presidente di True Value’s TV Cooperative Company e di True Value’s TV Holdco, ha dichiarato che la vendita sarebbe meno rischiosa per i soci rispetto alla liquidazione di True Value e alla vendita dell’inventario di True Value ai soci, come proposto dalla società di consulenza Hilco Consumer-Retail.

L’ultima dichiarazione è arrivata lo scorso 17 ottobre 2024, da Do it Best. La collaborazione chiarisce di essere immediatamente pronta a rifornire di merce i rivenditori True Value.

Il giornalista americano Craig Webb, che segue il mercato della ferramenta negli USA con la sua società di consulenza Webb Analytics, ha creato un sito web ad hoc sull’attualità del fallimento di True Value.