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Fusini, Ascom Bergamo: “E’ necessario sviluppare una nuova intraprendenza”

Fusini, Ascom Bergamo: “E’ necessario sviluppare una nuova intraprendenza”

Intervista ad Oscar Fusini, Direttore di Ascom Bergamo. Un’interessante panoramica sulla presenza di negozi di ferramenta sul territorio, le loro caratteristiche, ma anche il punto sul futuro che si preannuncia.

Anche quest’anno, Ascom sostiene la manifestazione International Hardware Fair Italy, perchè, come afferma il direttore Oscar Fusini: “rappresenta un’opportunità strategica per le imprese italiane del settore”.

Per questo, ma soprattutto per la forte rappresentatività della categoriaoltre 460 associati tra grossisti e dettaglianti -, TEN-diyandgarden ha colto l’occasione per un approfondimento sulla categoria con il Direttore, Oscar Fusini.

Situazione economica complessa e rete commerciale in forte evoluzione. Quali sono gli aspetti più critici che si ritrova ad affrontare il commercio italiano in questo periodo?
Il commercio italiano si trova ad affrontare una serie di sfide strutturali e congiunturali che ne stanno ridefinendo il futuro. Tra gli elementi più critici vi è sicuramente la transizione digitale, che non solo ha rivoluzionato il B2C con l’espansione delle grandi piattaforme di e-commerce, ma sta ora investendo in modo significativo anche il B2B, rendendo più competitive e automatizzate le filiere di approvvigionamento e i canali di vendita. Questo porta a un necessario adeguamento delle imprese, che devono investire in soluzioni digitali per non perdere quote di mercato. Un altro nodo fondamentale è quello della formazione. La crescente digitalizzazione richiede nuove competenze, sia per gli imprenditori che per i dipendenti, in termini di gestione dei dati, strategie di marketing omnicanale e utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla vendita. In questo senso, il commercio italiano dovrà puntare su un modello di formazione continua e su collaborazioni che consentano alle imprese di aggiornarsi costantemente, mantenendo un rapporto solido con i clienti attraverso una proposta di valore che vada oltre il solo prezzo.

La categoria rappresentata dalle rivendite di Ferramenta è molto ampia in Ascom Bergamo. Quali caratteristiche presenta?
Il settore delle rivendite di ferramenta rappresenta una componente significativa del commercio di vicinato nella provincia di Bergamo. Durante la pandemia, questi negozi hanno registrato un aumento dell’attività grazie alla maggiore attenzione dei consumatori verso il fai da te e le ristrutturazioni domestiche. Tuttavia, questo effetto positivo si è progressivamente attenuato con il ritorno alla normalità, mentre l’accelerazione del commercio online ha introdotto nuove criticità per il settore. Le ferramenta al dettaglio svolgono un ruolo cruciale per la vitalità dei centri storici e delle aree periferiche. In 74 comuni della provincia di Bergamo, inclusi alcuni di piccole dimensioni, è presente almeno un negozio specializzato. Tuttavia, molte di queste attività faticano a rimanere sul mercato, a causa della crisi dei consumi e dello spopolamento di alcune zone, in particolare quelle montane. La loro sopravvivenza dipenderà in parte dalle politiche di sostegno che il Governo e gli enti locali decideranno di attuare per preservare il tessuto commerciale dei centri urbani minori.

Come affrontare le nuove sfide?
Per affrontare queste sfide, è fondamentale che i commercianti sviluppino una nuova intraprendenza, investendo nel digitale e nell’innovazione. Diversificare l’offerta, introducendo articoli legati al fai da te, al giardinaggio e alle attività per il tempo libero, rappresenta una strategia vincente. Allo stesso tempo, è necessario sfruttare strumenti di marketing moderni, come le promozioni mirate, la comunicazione sui social media e l’integrazione tra vendita in negozio e commercio elettronico. Il digitale, infatti, rappresenta una leva essenziale per garantire la competitività delle ferramenta nel lungo periodo.

Qual’è il profilo dell’impresa sul territorio?
Dal punto di vista organizzativo, il settore presenta una prevalenza di società di persone (42,1%), seguite dalle società di capitale (30,6%) e dalle ditte individuali (27,3%). Questo assetto societario riflette la necessità di una gestione più strutturata rispetto ad altri settori del commercio al dettaglio, data la maggiore complessità operativa e l’esigenza di avere almeno due o più addetti. Per quanto riguarda la presenza femminile, le ditte individuali sono gestite da una donna nel 27,3% dei casi. Si tratta di un dato superiore rispetto al settore dell’ingrosso, ma inferiore alla media complessiva del terziario.

Dove si trovano e che storicità presentano?
La distribuzione geografica dei punti vendita copre buona parte della provincia di Bergamo. Il 30,3% dei comuni dispone di almeno un negozio di ferramenta, con una concentrazione maggiore nella pianura (24,8%) e nell’hinterland (19%). Le ferramenta al dettaglio mostrano una buona resistenza nel tempo, seppur con una longevità media inferiore rispetto alle aziende dell’ingrosso. Il 19% delle ferramenta attualmente attive ha meno di 10 anni, mentre il 35,5% ha meno di 20 anni. Rispetto ad altri negozi di vendita al dettaglio, il turnover è comunque più contenuto, a conferma della complessità del settore e delle competenze richieste per la gestione. Negli ultimi anni, il saldo tra aperture e chiusure è stato quasi in equilibrio. Tuttavia, senza un’adeguata capacità di adattamento alle nuove dinamiche di mercato, il rischio di ulteriori chiusure nei prossimi anni rimane elevato.

La partnership con International Hardware Fair Italy

Avete deciso di sostenere International Hardware Fair Italy. Per quale motivo?
Perché rappresenta un’opportunità strategica per le imprese italiane del settore. Questa fiera consente agli operatori del comparto ferramenta di accedere a un evento altamente specializzato senza la necessità di affrontare costosi investimenti per partecipare a manifestazioni internazionali all’estero. Oltre a offrire visibilità e occasioni di networking per le aziende del settore, la fiera svolge anche un ruolo chiave nello sviluppo economico del territorio. La presenza di espositori e visitatori nazionali e internazionali contribuisce infatti a generare ricadute positive per l’economia locale, valorizzando il tessuto commerciale e produttivo della provincia.

Cosa vi aspettate da questa seconda edizione?
Per questa seconda edizione, ci aspettiamo un ulteriore consolidamento della fiera, che ha già raggiunto un posizionamento di rilievo nel settore. Tuttavia, il nostro obiettivo non è solo rafforzare l’evento in sé, ma anche favorire concretamente la crescita e lo sviluppo delle imprese che vi partecipano.

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