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Brico Italia, Ispica. La riconoscibilità sul territorio


Brico-Italia-Ispica
Brico-Italia-Ispica

La società Fidelio srl di Ispica ha lasciato il mondo Brico Italia pur continuando a mantenerne l’insegna. Pensa a nuove aggregazioni e all’e-commerce come una futura opportunità.

“Stiamo valutando la possibilità di entrare in un gruppo forte che ci permetta di avere forza, competitività e sviluppo -spiega il titolare Sergio Fidelio-. Ammetto di aver ricevuto diverse proposte e sto effettuando un’attenta analisi per poter fare una scelta ponderata che mi consenta di crescere”.

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Sergio Fidelio, titolare di Brico Italia

Perché avete deciso di mantenere l’insegna?
Perché ha una sua riconoscibilità nel territorio dove il rapporto vis a vis con il commerciante ha un ruolo strategico ed essenziale. Non volevamo perdere quanto conquistato fino ad oggi.

Al momento siete attivi con un singolo punto di vendita?
Sì, il nostro negozio di Ispica, in provincia di Ragusa, situato in Contrada Marchesi, si estende su una superficie di 1.000 mq. Il territorio abbraccia un bacino di utenza che comprende, soprattutto nei mesi estivi, un ampio numero di turisti e bagnanti. Si trova, infatti, a ridosso di una vasta zona costiera, nota meta balneare. Per questo motivo, il periodo che va da maggio a settembre è quello in cui registriamo importanti crescite di vendita.

Quali i settori più richiesti?
Nel periodo in questione, crescono in modo esponenziale i prodotti utili per la manutenzione delle case di villeggiatura e di vacanza. Il nostro assortimento, nei mesi per noi più strategici, si focalizza su questo target puntando a un’offerta più ampia, profonda e diversificata”.

Quante referenze trattate?
Abbiamo un assortimento di circa 15.000 referenze indirizzate sia a clienti privati che a professionisti in vari settori: dall’agricoltura all’edilizia”.

L’eCommerce si rivela sempre più strategico. È un mercato che avete valutato?
Il nostro settore da 20 anni a questa parte è cambiato moltissimo. Amazon, il web, l’eCommerce hanno penalizzato il retail fisico determinando di fatto un decremento delle vendite offline. Noi, per esempio, negli anni abbiamo perso complessivamente circa il 20%. Paradossalmente, il Covid ci ha consentito di aumentare gli incassi soprattutto per determinate categorie merceologiche come fai da te interno, pittura, manutenzioni varie per gli ambienti domestici. Detto ciò, però, non possiamo non valutare l’importanza strategica dell’eCommerce. Ma per quanto ci riguarda, non si tratta di un progetto a breve termine. In questo momento, infatti, preferiamo non investire nell’online ma non è escluso che in futuro non si possano aprire nuove opportunità di vendita”.

L’aumento dei costi delle materie prime vi ha in qualche modo penalizzati?
Il legno è aumentato e questo ci sta comportando dei problemi perché siamo stati costretti ad aumentare i prezzi. I consumatori non sono certo contenti e ci esprimono il loro malcontento ma non abbiamo altra scelta”.

Prevedete di espandervi con nuove aperture?
Al momento non prevediamo un’espansione della rete”.



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