Federica Reverberi: “Serve passione e determinazione”
Il nostro viaggio alla conoscenza di Donne Manager dell’Home Improvement ci porta ad incontrare Federica Reverberi, Business Development Manager di Annovi Reverberi.
Annovi Reverberi è un’azienda familiare, fondata da Corrado Reverberi nel 1958 a Modena per la produzione di prodotti professionali per l’agricoltura ed ha successivamente creato la Divisione Cleaning (Idropulitrici, aspiratori e pompe sommerse), che è quella conosciuta nel mondo DIY e Ferramenta.
Familiare e “italiana”, l’azienda è molto cresciuta negli anni, con l’headquarters a Modena e stabilimenti produttivi in Italia, USA e Cina. Oggi alla direzione c’è la seconda generazione, composta da Mario e Stefano Reverberi, rispettivamente Presidente e Managing Director, ma anche la terza generazione è entrata a far parte dell’organico.
In particolare si tratta dei figli di Mario, Federica Reverberi, Business Development Manager e Alberto Reverberi Value Engineering Manager (acquisti) e dai figli di Stefano: Giulia Reverberi Product Manager per la divisione industria e agricoltura, Giannina Reverberi HR manager e l’azienda del gruppo Alberti International e Pietro Reverberi Export Sales Manager e la filiale in Brasile
Il nostro viaggio alla conoscenza di Donne Manager dell’Home Improvement ci porta ad incontrare Federica Reverberi, Business Development Manager di Annovi Reverberi.
La sua esperienza professionale. Studi e come è arrivata nella sua posizione
Ho frequentato il liceo classico, successivamente ho scelto economia laureandomi a Modena in triennale e poi completando gli ultimi due anni alla Bocconi di Milano. Ho iniziato a lavorare a Milano per il Gruppo LVMH come Retail Analyst, poi ho deciso di tornare a Modena e di entrare nell’azienda di famiglia. In azienda ho iniziato a lavorare nel marketing strategico seguendo il posizionamento e la strategia del brand e facendo analisi di benchmarking. Successivamente sono passata in ambito commerciale seguendo prima alcuni clienti e lead industria e agricoltura e poi avvicinandomi al mondo cleaning. Oggi sono Business Development Manager e seguo come Key Account i principali clienti OEM della divisione cleaning ei licensing con cui collaboriamo, in particolare il gruppo Stanley Black&Decker con i brand Black&Decker, Stanley, Stanley Fatmax e DeWalt ed il gruppo Michelin.
Crescere professionalmente collaborando
Essere figlia del titolare ha creato problemi in azienda? Quale è stata la reazione da parte dei dipendenti “anziani” presenti in azienda.
Assolutamente no, anzi è stato di grande aiuto collaborare con persone chiave che hanno visto crescere e cambiare l’azienda nel tempo e aggiungerei crescere a cambiare me nel tempo. Ho imparato molto da loro e penso che buona parte della mia progressione professionale e personale sia dovuta alla fortuna di averli avuti al mio fianco.
Quali ostacoli ha riscontrato, come donna? Ritiene in generale che la donna sia discriminata nella carriera e che sia rispettata tanto quanto un uomo?
Devo ammettere che non ho riscontrato ostacoli. Penso che professionalmente il genere non sia un limite. Sicuramente ci possono essere realtà dove esiste ancora discriminazione di genere ma noto con piacere come in aziende come Annovi Reverberi e come tante di nostri clienti e fornitori gli unici elementi che contano davvero sono determinazione, rispetto e merito, valori che da sempre contraddistinguono la nostra famiglia.
Trova che essere donna porti a dubitare del suo valore professionale e In cosa la donna ha un vantaggio rispetto a un uomo e in cosa uno svantaggio (se esistono) Ritengo che non ci siano vantaggi e svantaggi da correlare al genere. Ognuno di noi è diverso e ha proprie peculiarità che possono certamente arricchire il lavorare in team. Ognuno di noi ha qualità e limiti che non penso siano dettati dal genere quanto piuttosto dalle differenze caratteriali che ognuno di noi ha. Lavoro con diverse persone in azienda e penso che il fatto di avere caratteri e qualità diverse indipendentemente dal genere porti al raggiungimento delmigliore risultato possibile.
C’è ancora molto da fare
Nota che ci sia un cambiamento negli ultimi anni nella considerazione della donna manager da parte di colleghi, clienti e fornitori
Sicuramente negli ultimi anni sono stati fatti numerosi passi avanti e ci sono sempre più donne che ricoprono posizioni importanti nel nostro settore. Non mancano casi in cui vedo ancora discriminazione di genere, leggevo su un importante testata come il gender gap nel lavoro in Italia sia il doppio della media europea. C’è ancora molto da fare ma, forse anche perché sono ottimista di natura, penso che siamo sulla buona strada.
Cosa consiglierebbe ad una giovane studentessa che deve ancora fare il suo ingresso nel mondo del lavoro?
Il consiglio che mi sento di dare è quello di scegliere un lavoro che la appassioni profondamente. Se c’è passione e determinazione i risultati arriveranno, indipendentemente dal genere.

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