Marco Brunetti nominato Presidente di Sonepar in Italia
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Marco Brunetti, attualmente Presidente di Sacchi, è stato nominato Presidente di Sonepar in Italia. La nuova nomina rafforza ulteriormente il peso strategico dell’Italia all’interno del gruppo francese.
Brunetti ha iniziato il suo percorso in Sacchi nel 2013 come Direttore Generale. Con l’acquisizione dell’azienda da parte di Sonepar nel 2017, ha assunto il ruolo di Presidente. In questi anni ha guidato l’integrazione di Sacchi nel Gruppo, promuovendo l’adozione della piattaforma omnicanale Spark, la trasformazione della supply chain in linea con la strategia internazionale e l’unificazione del team sotto una governance condivisa.
Sacchi e Sonepar: i numeri del mercato italiano
Sacchi S.p.A. è il principale distributore di materiale elettrico e rinnovabili nel Nord Italia, con 90 punti vendita e uno dei centri logistici più avanzati del Paese. L’azienda impiega circa 1.400 collaboratori e ha registrato nel 2023 un fatturato di 1 miliardo e 13 milioni di euro, contribuendo significativamente al risultato complessivo di Sonepar Italia, pari a 2,6 miliardi di euro.
Il gruppo Sonepar è attivo in 40 Paesi con una rete di 80 marchi, tra cui in Italia operano anche Elettroveneta e Comel, oltre a Sonepar Italia e Sacchi. Con oltre 230 filiali e 3.400 dipendenti sul territorio nazionale, l’azienda punta a offrire un’esperienza omnicanale pienamente digitalizzata a tutti i clienti professionali.
Una leadership globale al servizio della trasformazione digitale
Sonepar, azienda indipendente a conduzione familiare, ha chiuso il 2022 con un fatturato globale di 32,4 miliardi di euro, grazie all’impegno di 44.000 collaboratori. Il gruppo ha avviato un ambizioso piano di trasformazione per diventare il primo distributore elettrico B2B in grado di offrire un’esperienza omnicanale integrata, accessibile in ogni punto di contatto: online, allo sportello, per telefono o direttamente presso i clienti.
Con la nomina di Marco Brunetti alla guida di Sonepar in Italia, il gruppo conferma la centralità del mercato italiano nei suoi piani di sviluppo e la volontà di investire in una leadership orientata all’innovazione e alla prossimità con il cliente.
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