OBI Italia: nuovo integrativo e tensioni a Prato
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Nuovo contratto integrativo OBI Italia. Soddisfatti i sindacati, ma emergono preoccupazioni per i lavoratori della sede di Prato; preoccupazioni che l’insegna ha smentito categoricamente.
E’ di poche settimane la firma tra le categorie Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs e OBI Italia per il nuovo contratto integrativo aziendale che segna un passo avanti significativo nelle condizioni di lavoro per circa 2.500 dipendenti dell’azienda in Italia.
L’accordo, frutto di oltre due anni di trattative, introduce miglioramenti su numerosi fronti, tra cui incentivi economici, politiche di conciliazione vita-lavoro e tutele sociali.
Come indicato dalla nota rilasciata da Uiltucs, tra le principali novità segnaliamo l’aumento del premio incentivante da 800 a 1.000 euro per i full-time (e proporzionato per i part-time), con possibilità di conversione in beni/servizi non tassati tramite una piattaforma dedicata; la riorganizzazione dei turni, con due domeniche lavorabili al mese a rotazione ed estensione dei riposi consecutivi nel weekend e la maggiorazione dello straordinario festivo e domenicale.
“Abbiamo ottenuto miglioramenti tangibili grazie al lavoro di squadra e alla determinazione delle delegate e dei delegati nei punti vendita” dichiarano congiuntamente le sigle sindacali.
Alle precedenti si aggiunge l’introduzione della possibilità di donare ferie e permessi a colleghi in difficoltà; i nuovi permessi retribuiti per genitorialità e supporto a vittime di violenza di genere e l’estensione delle misure alle coppie omogenitoriali.
Nuove misure per la sede di Prato? L’azienda smentisce
Tuttavia, mentre sul fronte nazionale si registrano progressi, preoccupazioni emergono a livello locale, in particolare nella sede amministrativa di Prato, secondo quanto riportato da “Notizie di Prato” lo scorso 2 luglio 2025.
Per il periodico, la Uiltucs Toscana avrebbe denunciato presunti prelicenziamenti, trasferimenti imposti e demansionamenti ai danni di circa 80 dipendenti, definendo tali azioni “atti di intimidazione inconcepibili” e, pertanto avrebbe avviato un percorso di tutela sindacale e chiede l’immediata apertura di un tavolo di confronto.
Immediata la categorica smentita da parte di OBI Italia, che ha definito “prive di fondamento” le accuse relative a riduzioni di personale o cambi di mansione non concordati. In una nota, come ha affermato il periodico, l’azienda afferma che “le informazioni diffuse non riflettono in alcun modo la realtà dei fatti”.
Qui potete leggere la smentita a firma dell’amministratore delegato Obi Italia Gabriele Gennai e dell’Head of People and Trasformation Obi Italia Matteo Carmagnini fatta pervenite al periodico “Notizie di Prato” in data 3 luglio.
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