Paolo Micolucci: “Il ricambio generazionale è un tema cruciale”
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Le dichiarazioni di Paolo Micolucci, consigliere delegato di Brico io, sulla filosofia di Sistema , dell’insegna. Il ruolo dell’innovazione e le sfide legate al passaggio generazionale.
Brico io ha sempre seguito una strategia di piccoli passi. Qual è la vostra visione del mercato?
Procediamo con attenzione, con l’obiettivo di mantenere la nostra posizione nel mercato e adempiere alla nostra missione. La nostra crescita è guidata dalla sostenibilità economica e dalla prudenza, evitando passi azzardati in un periodo di incertezza.
Come riuscite a bilanciare crescita e sostenibilità del business?
Abbiamo preferito concentrarci sulla gestione ottimale dei punti vendita esistenti, piuttosto che puntare esclusivamente sull’espansione. Questo ci ha permesso di chiudere i bilanci degli ultimi cinque anni in positivo, con soddisfazione della nostra proprietà. Per i fornitori rappresentiamo un partner di riferimento, perché, a differenza dei grandi gruppi che puntano molto sulle private label, noi valorizziamo i brand e l’innovazione.
Qual è l’importanza della Fiera Sistema per Brico io?
Due anni di fiera e, soprattutto dieci anni di collaborazione. All’inizio pochi credevano nel nostro modello, in un mercato spesso litigioso ma, con perseveranza, abbiamo costruito un network solido. La fiera è un momento chiave per noi, non solo per l’incontro con i fornitori, ma anche per creare un clima di collaborazione tra colleghi di insegne diverse.
Trovare punti di connessione
Quest’anno avete scelto un tema specifico per l’evento. Perché?
Abbiamo deciso di affrontare il tema delle cinque generazioni che convivono oggi nelle aziende e nella società. Non è un tema secondario, ma un problema reale che impatta il mondo del lavoro. In passato, erano i giovani ad adattarsi ai più grandi, mentre oggi accade il contrario: sono i giovani a guidare il cambiamento, soprattutto grazie alla tecnologia e ai nuovi modelli di consumo. Questo crea uno scollamento generazionale che si riflette nelle aziende, dove coesistono persone con approcci completamente diversi al lavoro.
Come si può colmare questo divario generazionale?
Bisogna trovare punti di connessione. Per esempio, il gioco è un elemento trasversale tra generazioni: i miei figli giocano ancora con alcuni giochi tradizionali, mentre io posso condividere con loro esperienze di realtà virtuale. Per questo abbiamo scelto un’ambientazione legata al gioco, con riferimenti a Monopoly e Pac-Man, per creare un filo conduttore tra le diverse generazioni presenti all’evento.
Qual è la sfida più grande per il futuro del settore?
Il ricambio generazionale è un tema cruciale. I giovani oggi hanno molte più opportunità rispetto al passato e spesso scelgono carriere in ambiti digitali piuttosto che nel nostro settore. Le aziende devono rendersi più attrattive, offrendo non solo uno stipendio e ferie, ma anche un ambiente di lavoro stimolante, con eventi e occasioni di crescita professionale.
Il futuro di Sistema
Come si inserisce l’innovazione tecnologica in questo contesto?
Stiamo lavorando a progetti ambiziosi, come l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei punti vendita. Abbiamo coinvolto aziende come Google e Bolton per sviluppare soluzioni che migliorino l’esperienza del cliente. L’innovazione deve essere frutto della collaborazione tra retailer, fornitori e sviluppatori tecnologici. Solo così possiamo affrontare il futuro in modo efficace.
Brico io e Sistema si allargheranno in futuro?
Abbiamo provato ad espandere il network, ma non è semplice. La collaborazione tra aziende è ancora difficile in Italia rispetto ad altri paesi. Tuttavia, credo che lavorare insieme sia l’unica strada per il futuro, perché da soli sarà sempre più complicato competere in un mercato in continua evoluzione.
Leggi l’intervista a Roberto Fadda. presidente di Sistema e Bricolife
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