Vernici, comparto in difficoltà
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Assovernici lancia l’allarme per il proseguo dell’aumento dei prezzi della maggior parte delle materie prime, del costo del lavoro e per la diminuzione della produttività. Primo trimestre in calo.
Minacce nuove e vecchie incombono sulle imprese: domanda in contrazione, scarsità di manodopera, rialzo dei tassi, dilazioni nei tempi di incasso e pagamento, costi di trasporto, energia e materie prime. La spirale di complessità prosegue nel 2023, con indicatori economici che preoccupano Assovernici.
L’Associazione, che rappresenta i produttori di pitture e vernici per edilizia ed industria, denuncia, oltre all’aumento dei costi, anche la contrazione dei margini aziendali, una domanda nettamente inferiore e il crescente costo del personale dovuto all’inflazione.
Le aziende, infatti, subiscono gli effetti della stretta sincronizzata delle politiche monetarie volte al controllo degli alti livelli inflativi con i conseguenti aumenti dei tassi d’interesse e ricadute negative su investimenti e finanziamenti.
Lo scenario rischia di indebolire l’impegno delle imprese in termini di ricerca e sviluppo e di qualità, temi che, invece, dovrebbero sempre essere premiati e incentivati. La corsa al prezzo, inoltre, spesso non permette di indirizzare le scelte del consumatore nella direzione di un risultato migliore in termini di qualità, sostenibilità ed efficienza.
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