Bolzoni, Leroy Merlin: “Fondamentale creare un percorso cliente facile e agile”
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Per la specialista del rischio in Leroy Merlin, Rosita Bolzoni, intervenuta al webinar “Le sfide del retail: rischi e opportunità delle nuove modalità di checkout”, organizzato da Crime&tech, spin-off di Transcrime – Università Cattolica del Sacro Cuore, con il supporto di Checkpoint Systems Italia, è importante “avere partner che propongano soluzioni di sicurezza valide”.
Dall’analisi dei dati espressi dalla ricerca realizzata da Crime&tech, in tema di sicurezza è auspicabile che i sistemi integrati di prevenzione vengano tarati sul tipo di sistema di checkout implementato o in fase di implementazione, oltre che sulle peculiarità dell’azienda e del punto vendita. L’adozione del sistema scelto deve partire da una fase di analisi per anticipare e prevenire eventuali criticità.
Riguardo a questo aspetto, Rosita Bolzoni, specialista del rischio in Leroy Merlin, ha dichiarato, durante la tavola rotonda, moderata da Giuseppe Mastromattei, che ha coinvolto anche Hervé Martin, Risk Prevention Director: Security & Quality Carrefour, di apprezzare l’approccio a una sicurezza integrata e partecipata: “Mi piace perché è fondamentale per creare un percorso cliente facile e agile, ma nello stesso tempo attento anche alle esigenze aziendali. Fondamentale in questo la presenza e il coinvolgimento degli uffici tecnici e del controllo di gestione. Senza dimenticare l’interazione con i business partner oltre”.
Un discorso che porta all’open innovation, ha ricordato Bolzoni: “Dobbiamo essere aperti alle innovazioni con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder coinvolti nel comparto. Abbiamo bisogno di partner che ci propongano soluzioni di sicurezza valide”.
Questa analisi non deve però arrestarsi alla sola fase di valutazione preliminare, ma deve continuare con un processo di monitoraggio continuo che permetta di raccogliere informazioni e dati in maniera sempre più precisa e puntuale al fine di comprendere cosa funziona e cosa non sta funzionando per guidare l’implementazione di interventi più efficaci.
Sinergia tra i player
Tra le soluzioni proposte anche la tecnologia RFID. Ma come può essere integrata per accrescere la sicurezza?
Alla luce del posizionamento di Carrefour, sempre all’avanguardia in questo campo, Hervé Martin, Risk Prevention Director: Security & Quality Carrefour, parte sempre dall’idea che non va mai fatto “irritare” il cliente, anche nel caso dell’RFID. Altro tema riguarda l’assortimento dei prodotti, senza dimenticare il problema dei prodotti sfusi. Un esempio è quello dell’ortofrutta, conservata in sacchetti che non permettono un’identificazione facile e veloce della merce contenuta all’interno.
Riguardo a ciò Rosita Bolzoni ricorda che in un qualsiasi punto vendita Leroy Merlin sono migliaia le referenze presenti – dal chiodo al trattorino – e una tecnologia utile è l’RFID, “ma per ora è, secondo noi, difficilmente percorribile”.
E allora quali potrebbero in un futuro prossimo venturo le tecnologie utili per ovviare ai problemi legati al checkout? Per Bolzoni, è fondamentale sempre la sinergia tra i diversi player coinvolti per non abbassare mai il livello di sicurezza. “Noi mettiamo in atto un controllo post barriera, un approccio non security ma di assistenza al cliente. Il mio sogno consiste in soluzioni integrate ispirate al machine learning per individuare, ad esempio, le referenze ad alto rischio. Insomma, da soli non si va da nessuna parte. Abbiamo bisogno di dati e condivisione”.
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