Leroy Merlin e l’orto urbano di comunità
Pubblicato il
Leroy Merlin, in collaborazione con l’associazione torinese OrtiAlti e Fa Bene, ha trasformato un ampio terreno incolto adiacente al negozio in un grande orto urbano: un progetto che unisce la sostenibilità ambientale all’innovazione sociale con l’obiettivo di fare rete all’interno della comunità.
L’Orto Fai Da Noi è stato realizzato su un’area adiacente al negozio Giulio Cesare, suddivisa in 22 appezzamenti destinati ad altrettanti assegnatari, gli “ortolani”, che, insieme al personale del negozio e all’associazione OrtiAlti, hanno costruito i cassoni dell’orto e hanno iniziato a seminare e curare ortaggi ed erbe.
Da subito la costruzione collettiva dell’orto ha coinvolto tutti gli ortolani che si sono dedicati con dedizione al progetto, aiutandosi a vicenda e collaborando in tutte le fasi di realizzazione.
In poco tempo è nato un gruppo molto affiatato di persone, di età e provenienze diverse, che qui si ritrovano durante il giorno per coltivare insieme, scambiarsi consigli e condividere una nuova passione.
Un’area dell’orto verrà anche adibita ad attività di formazione sull’orticultura per scuole e famiglie.
Luca Pereno, responsabile CSR di Leroy Merlin Italia, ha commentato: “questa iniziativa si inserisce nell’ambito della nostra strategia CSR all’interno della quale abbiamo sviluppato il concetto di rendere l’habitat delle persone un luogo migliore”.
Elena Carmagnani, presidente dell’Associazione OrtiAlti, ha aggiunto: “gli orti urbani hanno un’incredibile capacità aggregativa e così è anche per l’Orto Fai da Noi: la sua vera ricchezza sono le persone che ogni giorno si dedicano con passione a questo progetto – il personale del negozio Leroy Merlin e gli ortolani – e che con noi condividono il senso più profondo dell’orto di comunità”.
“Il progetto Fa bene ha sposato sin da subito questa bella iniziativa proprio perché non si limita ad offrire solo uno spazio per l’auto produzione di cibo sano e di qualità ma piuttosto vuole essere un pretesto per scambiare quei beni relazionali che contribuiscono al pieno sviluppo delle persone e delle comunità. Prossimità e reciprocità sono principi alla base del progetto Fa bene”, ha dichiarato Deana Panzarino, responsabile del progetto. “Proprio in virtù di essi alcune famiglie inserite nel progetto hanno già messo a disposizione della comunità di ortolani – della quale sono ormai diventate parte integrante – tempo, capacità e il piacere di vivere momenti ricchi di socialità.”
Ogni assegnatario si impegna a donare una parte della propria produzione a famiglie in difficoltà economica, tramite il progetto Fa Bene coordinato dal comitato promotore S-nodi Gabriele Nigro.
Facci sapere cosa ne pensi