Pubblicità storiche 1977/1978
Pubblicato il
La locuzione “fai da te” che segnò un perimetro mercantile preciso per le aziende e un riferimento di comunità per i consumatori, da cinque anni stava penetrando massicciamente nella cultura italiana del tempo libero. O almeno così sembrava. Il mondo produttivo si aspettava da un momento all’altro un boom, che in realtà non c’è mai stato, di attività e quindi di consumi. Le riviste Fai da Te e Far da Sé erano importanti punti di aggregazione di persone che già facevano lavoretti o si dilettavano a costruire cose in legno e che ora finalmente acquisivano una loro collocazione e un loro orgoglio di appartenenza ad una precisa comunità. Era finita la solitudine della cantina. E’ bene inoltre tenere conto che stiamo parlando di anni in cui il tasso d’inflazione galoppava con percentuali a due cifre. Nel 1977 l’inflazione fu del 18,11%, una passo decisivo verso il record del 1980 che vide l’inflazione in Italia attestarsi al 21,14%. La parola risparmio aveva evidentemente contenuti molto seri.
Inoltre, che il fai da te venisse ritenuto un mercato autonomo in grado di generare sviluppo fu certificato in maniera inderogabile dalla nascita, nel 1978, del Salone Fai da Te di Milano. Una fiera dedicata interamente ed esclusivamente ai prodotti e alle tecniche del fai da te. Fu da subito un grande successo, che troverà il suo epilogo nel 1988 con l’11° edizione. Ma della storia del Salone Fai da Te parliamo in un articolo ad esso dedicato.
Ma non solo. E’ significativa per esempio la pagina pubblicitaria realizzata e pianificata dal liquore Cointreau sulle riviste specializzate nel fai da te, che riportiamo nella Gallery Fotografica qui sotto. Si badi bene: non la pagine istituzionale di Cointreau, bensì una pubblicità espressamente realizzata per il target fai da te, lo dimostrano il banco da lavoro sullo sfondo e il francamente improbabile slogan: “ogni truciolo un sorso (con o senza ghiaccio)”.
Da rilevare anche che in quegli anni iniziavano ad essere rilevate due problematiche che sarebbero state oggetto di analisi e di lavoro nei decenni successivi. La prima riguarda l’estensione del fai da te non solo all’uomo hobbista, ma a tutta la famiglia, ritratta in tutta la sua completezza, per esempio nelle campagne pianificate nel 1977 da Gardena, con i suoi attrezzi per il giardino e da Cooper, con i suoi utensili. La seconda invece evidenzia un problema in gran parte ancora non risolto e cioè quello di una didattica efficace in modo da fornire tutte le informazioni necessarie al consumatore per eseguire, a regola d’arte, una determinata lavorazione. Con la campagna del 1978 la Tovaglieri, mette a disposizione i suoi esperti per rispondere alle richieste e alle domande epistolari (le e-mail e gli sms erano fantascienza all’epoca) dei consumatori.
Facci sapere cosa ne pensi