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Vernici, i dazi sui prodotti cinesi Cina preoccupano

Vernici, i dazi sui prodotti cinesi Cina preoccupano

La Commissione europea ha posto dazi sul biossido di titanio (TiO₂), un composto chimico usato per la fabbricazione delle vernici che viene importato dalla Cina.

Con lo scoppio della guerra in Ucraina e l’aumento dei tassi di interesse sui mutui il settore delle costruzioni ha registrato delle perdite e, di conseguenza, anche il mercato delle vernici ha subito delle flessioni. Oggi, però, con l’allentamento dell’inflazione le previsioni per il 2025 sono in miglioramento. 

Secondo i dati di Orr & Boss Consulting raccolti di European Coatings, Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Spagna sono rimasti i più grandi produttori di rivestimenti decorativi in ​​Europa e rappresentano oltre il 50% del mercato.

La Germania rimane il primo paese in Europa, ma non è forte come in passato perché le attività legate all’edilizia sono diminuite più rapidamente rispetto ad altri paesi. Anche in Francia il settore delle costruzioni ha registrato perdite, seppur più contenute rispetto alla Germania (tra il 2% e il 4%). Diverse le situazioni della Spagna e del Portogallo, tanto che la crescita economica ha spinto la domande di vernici perché  tante imprese e tante pubbliche amministrazioni hanno iniziato a costruire nuovi edifici.

Quanto al nostro Paese, il mercato italiano è cresciuto grazie ai bonus sulle ristrutturazioni delle facciate esterne e malgrado siano stati cancellati nel 2023, continua a esserci una leggera crescita. Andando fuori dall’Unione europea, nel Regno Unito le vendite di vernici sono calate del 2% nel 2023 e il volume è rimasto pressoché invariato nel 2024. Per il futuro Orr & Boss prevede un tasso di crescita annuo dell’1,2% da qui al 2029.

Così, nonostante le tensioni esterne e i cambi di governi, il mercato europeo sta recuperando campo.    

Il no ai dazi sui prodotti cinesi

In un contesto di prudente ottimismo i produttori chiedono alle istituzioni nazionali di ripensare i dazi verso i prodotti cinesi. Infatti, nel piano semestrale approvato il luglio scorso dalla Commissione europea rientra anche il biossido di titanio (TiO₂), un composto chimico usato per la fabbricazione delle vernici che viene importato dalla Cina.

L’obiettivo delle politiche dei dazi è quello di rendere l’Europa sempre più indipendente da Pechino ma ad oggi non esistono alternative in grado di sostituire le forniture cinesi di TiO₂ nel breve termine e con un aggravio del prezzo iniziale i produttori di vernici potrebbero affidarsi a tecnologie più dannose per l’ambiente  aggravando ulteriormente la pressione sui costi.

Infatti, il biossido di titanio rappresenta fino al 40% del costo delle materie prime e il 20% del costo del prodotto finito. Anche Assovernici si è unita nella protesta contro la decisione della Commissione europea.

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