Esenzione definitiva del contributo CONAI sui vasi per le imprese
Pubblicato il

Un importante risultato arriva sul fronte normativo, grazie all’azione di Coldiretti e Filiera Italia, relativamente all’esenzione dal Contributo Ambientale CONAI (CAC) per i vasi da florovivaismo impiegati nel ciclo produttivo, indipendentemente dal loro spessore.
Nel nuovo Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi era già stata recepita la proposta italiana che proponeva che tali vasi non fossero considerati imballaggi, bensì beni strumentali alla coltivazione, escludendoli così dal CAC (Contributo Ambientale Conai).
A confermare l’esclusione, informano Coldiretti e Filiera Italia, è la lettera inviata da Simona Fontana, direttore generale del CONAI, a Coldiretti il 2 aprile 2025, nella quale si precisa che “i vasi da fiori e piante, compresi vassoi per semi, utilizzati nel quadro di relazioni tra imprese nelle varie fasi di produzione oppure destinati a essere venduti con la pianta, saranno (indipendentemente dal loro spessore – n.d.r.) espressamente esclusi dalla classificazione di imballaggio”.
Risultati positivi e sfide da affrontare
Una notizia molto positiva per il settore del florovivaismo italiano che in questo periodo raggiunge un traguardo storico: nel 2024 ha toccato il valore record di 3,3 miliardi di euro, trainato da un export in crescita (1,3 miliardi) e dal lavoro di oltre 19.000 imprese attive su 30.000 ettari.
Tuttavia, dietro questi numeri si celano sfide rilevanti: dal caro energia e fertilizzanti (+83% e +45% rispetto al 2020) agli effetti sempre più gravi del cambiamento climatico, fino alla concorrenza globale meno vincolata dalle regole ambientali dell’UE.
La reazione delle associazioni
“Ancora una volta l’azione di Coldiretti è stata determinante per tutelare il reddito delle nostre imprese e mantenere la competitività di uno dei settori più forti dell’agroalimentare italiano – ha affermato Mario Faro, Presidente della Consulta Nazionale Florovivaismo di Coldiretti -. Difendere il florovivaismo italiano significa sostenere un comparto in cui l’impegno per la sostenibilità ambientale è tra i più alti d’Europa”.
“Questa esenzione – sottolinea Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato di Filiera Italia – rappresenta un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra istituzioni e filiere produttive possa portare a risultati tangibili per le imprese. Sostenere il florovivaismo significa rafforzare un comparto strategico del Made in Italy, fortemente legato ai territori”.
“Come Assofloro, ci siamo opposti con fermezza all’applicazione del contributo sui vasi – spcifica Nada Forbici, Presidente di Assofloro e Coordinatrice della Consulta -. Un’ulteriore tassa avrebbe colpito ingiustamente agricoltori e florovivaisti, riducendo margini e competitività. La comunicazione del CONAI a Coldiretti mette la parola fine sulla possibilità che sui vasi utilizzati nel florovivaismo venga applicato il Contributo Ambientale”.
Facci sapere cosa ne pensi