Assofloro, eletto il nuovo Consiglio Direttivo
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L’Assemblea dei soci di Assofloro ha confermato come presidente Nada Forbici. Presentati gli obiettivi e i progetti dell’Associazione per il prossimo triennio e affrontati i temi salienti per il settore del florovivaismo.
L’Assemblea dei soci di Assofloro, Associazione di secondo livello presente a livello nazionale nel settore del florovivaismo e del paesaggio, si è riunita lo scorso 3 novembre a Roma nella prestigiosa cornice di Palazzo Rospigliosi per eleggere il nuovo Consiglio Direttivo.
La presidente, confermata, è Nada Forbici (Associazione Florovivaisti Bresciani), i vicepresidenti sono Andrea Pellegatta (Rete Clima), Bruno Bernabei (Floricoltori Assofloro) e Sandro Maffi (Florovivaisti Bergamo), che ricopre anche l’incarico di tesoriere.
Del nuovo Consiglio Direttivo, che rimarrà in carica fino al 2025, fanno parte: Raffaele Airoldi (SIA – Società Italiana d’Arboricoltura), Loris Bassini (AA – Associazione Arboricoltori), Simone Bellamoli (Associazione Florovivaisti Bresciani), Aldo Bina (Distretto vivaistico PlantaRegina), Alessandro Bonanomi (Associazione Florovivaisti dei territori Milano-Lodi-Monza Brianza), Giuseppe Cardiello (SIA – Società Italiana d’Arboricoltura), Claudio Ghilardi (Florovivaisti Bergamo), Domenico Maschi (Distretto vivaistico PlantaRegina), Carlo Spertini (Associazione Florovivaisti Varesini).
I membri del Consiglio Direttivo eletto sono 13, il numero massimo consentito dallo Statuto dell’Associazione, in modo da consentire la rappresentatività di tutti i comparti del settore.
La presidente Forbici ha evidenziato la necessità delle aziende di disporre di liquidità per fare fronte alle scadenze, quindi vanno viste positivamente le misure ottenute con il Decreto aiuti Ter e il tesoretto del Mipaaf di 25 milioni. Ma servono anche altri interventi immediati, come la moratoria dei mutui o la sospensione del pagamento contributi, per far fronte al pagamento dei rincari a cui va aggiunto anche l’innalzamento dei tassi dei mutui da parte della BCE.
Rivolgendosi ai produttori florovivaisti, e in particolare ai floricoltori, Nada Forbici ha sottolineato “l’importanza – anche in questo momento – di valorizzare il proprio prodotto, perché è un prodotto di qualità e che quindi, per una azienda che segue le regole, costa. Chi abbassa i prezzi sotto la soglia del costo di produzione, oltre a violare la legge (Dlgs 198/2021 Pratiche Commerciali Sleali), è evidente che nasconde dell’illecito. Una concorrenza sleale che è ancora più dannosa e inaccettabile in questo momento di difficoltà. Fare impresa significa “guadagnare”, avere del profitto, necessario anche per continuare a investire, per produrre lavoro come il nostro settore sa fare».
Durante i lavori sono stati presentati e discussi gli obiettivi, i progetti e le attività per il prossimo triennio e riorganizzate le commissioni e i gruppi di lavoro interni all’Associazione.
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