icona categoria

Ikea, trattative saltate, scioperi e la nota dell’azienda

Ikea
Ikea

Trattative interrotte per il rinnovo del contratto nazionale e primo pacchetto di 24 ore di sciopero. La nota di commento di Ikea.

I dipendenti di IKEA Italia hanno avviato una serie di scioperi in risposta alla rottura delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno proclamato uno stato di agitazione, accompagnato da un pacchetto di 24 ore di sciopero, suddiviso in 8 ore a livello nazionale e 16 ore a livello territoriale.

Motivazioni dello sciopero

I sindacati hanno espresso preoccupazione per diverse proposte avanzate dall’azienda, ritenute inaccettabili. Tra queste, il mancato riconoscimento delle maggiorazioni salariali per i nuovi assunti, l’introduzione di un sistema che potrebbe peggiorare le professionalità esistenti e l’obbligatorietà del lavoro durante i giorni festivi. Dopo oltre un anno e mezzo di trattative senza progressi significativi, le organizzazioni sindacali hanno deciso di interrompere le negoziazioni, accusando IKEA di ignorare le richieste dei dipendenti e di non riconoscere adeguatamente il loro valore.

“In un’impresa che vede le relazioni territoriali ridotte al minimo, – spiegano i sindacati – con un gran numero di lavoratori assunti part-time senza possibilità di integrazione oraria, si assiste oggi all’introduzione di nuovi modelli di business con l’apertura di nuovi punti vendita di prossimità nei quali è impedita l’agibilità alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori con una limitazione di diritti degli stessi

La posizione di IKEA

In risposta alle accuse, in una nota stampa, IKEA ha dichiarato di non aver proposto alcun peggioramento rispetto alle normative vigenti e al contratto integrativo attuale. L’azienda ha sottolineato che la sua proposta mirava a incrementare le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo e a creare un premio uniforme e inclusivo accessibile a tutti i dipendenti, con un aumento significativo degli importi.

Ad esempio, per un addetto alle vendite a tempo pieno, l’importo del premio avrebbe superato i 2.000 euro lordi. Inoltre, IKEA ha evidenziato l’intenzione di investire maggiormente nella formazione per supportare lo sviluppo delle competenze specialistiche dei dipendenti e di introdurre un importo annuale da utilizzare su una piattaforma di welfare per beni o servizi.

Proteste a livello locale

Le manifestazioni di protesta hanno coinvolto vari punti vendita sul territorio nazionale. A Genova Campi, ad esempio, i dipendenti hanno organizzato uno sciopero di 4 ore all’inizio del turno di lavoro, esprimendo il loro dissenso rispetto alle proposte aziendali. Analoghe iniziative si sono svolte a Bologna, dove i lavoratori hanno incrociato le braccia per manifestare contro le condizioni proposte nel nuovo contratto integrativo.

La situazione rimane tesa, con i sindacati determinati a proseguire le azioni di protesta fino a quando non verranno accolte le loro richieste. Da parte sua, IKEA ha espresso dispiacere per l’esito delle trattative, ribadendo la volontà di trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti.

Facci sapere cosa ne pensi

© SAGA s.r.l.
Ogni diritto sui contenuti è riservato ai sensi della normativa vigente. I contenuti di diyandgarden.com non possono, neppure in parte, essere copiati, riprodotti, trasferiti, caricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto della società SAGA srl.

In 10 minuti vogliamo tenerti aggiornato
sulle novità del DIY and Garden. Lascia la tua email


Privacy policy