Brico io: Gherghi agli Acquisti, Marketing e Merchandising
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Dopo 12 anni, Danilo Gherghi rientra nel mondo del bricolage con una visione strategica basata sulla partnership con i fornitori e il valore del servizio al cliente. Ten-diyandgarden gli ha rivolto qualche domanda.

Dal 13 maggio 2025 Danilo Gherghi è ufficialmente il nuovo Consigliere Delegato Acquisti, Marketing e Merchandising di Brico io, ruolo che si affianca a quello che già ricopre all’interno di Coop Lombardia come direttore della divisione Mini supermercati, Franchising e Mercato Estero. Una nomina che rappresenta, di fatto, un ritorno nel settore del bricolage dopo una pausa.
“Ero già membro del CdA di Brico io da aprile 2024, in quanto la società è controllata al 100% da Coop Lombardia,” spiega Gherghi. “Con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, sono state ridistribuite le deleghe operative e mi sono state assegnate quelle agli acquisti, marketing e merchandising.”
Un ritorno alle origini
Gherghi ha una lunga storia nel settore: dal 1992 al 1996 in Brico Center, poi in Brico io dal 1996 al 2013, proprio nell’area acquisti. Successivamente, il passaggio in Coop, dove ha continuato a operare fino a oggi, seguendo i supermercati di prossimità, il franchising e le attività di esportazione del prodotto a marchio Coop in Asia.
“Il mio ritorno in Brico io è stato naturale – racconta -. Un po’ per prossimità fisica – gli uffici sono nello stesso edificio – un po’ per il legame che ho sempre mantenuto con l’azienda, seguendone da vicino l’evoluzione.”
Il fornitore come partner di vendita e il valore della relazione cliente
Tra i punti cardine della visione di Gherghi vi è il concetto di partnership con i fornitori, che considera cruciale: “Il rapporto con il fornitore deve essere orientato alla vendita. Se un prodotto non si vende, il problema è prima del fornitore che del distributore. Se ci si ferma alla scrivania del buyer abbiamo già perso perché, a maggior ragione, quando il fornitore tratta con il compratore deve preoccuparsi di come quel prodotto dovrà uscire dalla cassa.”
A questo si aggiunge l’evoluzione degli strumenti a supporto della comunicazione: “Dalla didattica e all’etichetta, siamo passati a strumenti più innovativi, ma la sostanza non cambia: dobbiamo aiutare il cliente a trovare la soluzione. Noi non vendiamo solo prodotti, anzi soprattutto vendiamo soluzioni, consulenza e servizio. Il prodotto si può trovare ovunque, un certo tipo di servizio no.”
Uno dei punti di forza dell’insegna, evidenziati da Gherghi, è la stabilità del personale nei punti vendita: “Brico io ha un basso turnover. Credo che questo dipenda sia dalla qualità del contesto aziendale, sia dal tipo di lavoro: soddisfare un’esigenza è qualcosa che dà valore anche a chi lavora.”
Uno scenario competitivo in trasformazione
Il ritorno di Danilo Gherghi in Brico io arriva in un momento in cui la distribuzione specializzata si sta ridefinendo, cercando equilibrio tra prossimità, servizio e sostenibilità economica.
Sebbene non si occupi direttamente dello sviluppo, Gherghi offre una riflessione sullo scenario italiano: “In Lombardia lo sviluppo è molto complicato perché il territorio è saturo e competitivo. Ma è anche ricco, e quindi interessante. Al Centro-Sud, invece, ci sono ancora spazi: in molti casi, per fare acquisti in un negozio specializzato, il cliente deve percorrere anche 30 o 40 km.”
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