Borsotti, Mister Worker: ” Un’esperienza di acquisto personale e completa”
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On line per la prima volta nel marzo del 2013, Mister Worker è una piattaforma internazionale di eCommerce che attualmente dispone di un catalogo di 250 mila prodotti per 70 fornitori e parla ben nove lingue.
Le lingue sono: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo, inglese, russo e thailandese, con un target prevalentemente professionale e industriale, è presente in oltre 180 Paesi.
Artefice dell’idea è Gianluca Borsotti, bocconiano con una lunga esperienza nel marketing in multinazionali di settori molto diversi come Nestlè, Disney, Omnitel e che, nel 1997, diventa a sua volta imprenditore fondando una società di consulenza “per traghettare le aziende verso la digitalizzazione”. Un expertise che, negli anni, è cresciuto e si è evoluto nella “creatura” Mister Worker.
“Ma, all’inizio si chiamava semplicemente “Attrezzi&Utensili”, un nome semplice, un dominio che aveva una rilevanza SEO – spiega Borsotti -. Un marchio che ha lavorato fino al 2017, anno della trasformazione, anzi, direi rivoluzione”.
In che senso?
Nel senso che ho capito che le forze per produrre la crescita necessaria al progetto, andavano amplificate, cosa che è stata possibile con l’ingresso di nuovi soci. Questo ha consentito uno slancio maggiore sul mercato nazionale e sui mercati internazionali.
SEO e pubblicità
Quali strumenti avete utilizzato per diffondere la conoscenza di Mister Worker?
Siamo stati bravi a capire subito l’importanza del lavoro SEO nel posizionamento globale, azione alla quale sono state affiancata campagne pubblicitarie internazionali. Va da sé che anche il nome doveva adeguarsi a questo nuovo indirizzo e Mister Worker ci è sembrato quello giusto per dare al portale quell’aura internazionale necessaria.
Mi pare abbia funzionato…
Sì, direi che il nome è stato azzeccato e funziona in tutti i Paesi dove siamo presenti. Abbiamo creato una nuova piattaforma, che ora consente anche la visione dei prodotti in 3D, e abbiamo creato il personaggio, Mister Worker, d’ispirazione un po’ americana e un po’ francese, un professionista simpatico, professionale, accattivante e carismatico. A questi sono successivamente aggiunti la App e il blog con i consigli tecnici per professionisti.
A quando risale il lancio di Mister Worker?
Tra il 2017 e il 2018, anno importante quest’ultimo anche per l’apertura della nostra divisione a Bangkok dove, attualmente, sono impiegate 5 persone.
Assortimento ed export
Attualmente quanto pesa l’export sul totale fatturato? E quali caratteristiche hanno?
Moltissimo, siamo oltre il 90%, considerando che l’Europa – Italia esclusa – pesa circa il 40%. Seguono il Nord America e l’Asia Pacific Il resto è rappresentato da Africa, ex Repubbliche socialiste, Sud America e resto del mondo, per un totale di quasi 100 mila clienti in tutto il mondo. Questi sono per lo più rappresentati da industrie che acquistano i prodotti necessari per la manutenzione industriale (MRO) e, soprattutto, demandano a noi la fornitura di tutto quanto può essere loro utile. In questo senso ci siamo specializzati nel fornire un range completo di prodotti specifici e qui la personalizzazione, ovviamente, è molto forte, perché ogni industria ha esigenze specifiche e ogni Paese ha le sue regole. Anche per questo contiamo un assortimento così vasto.
E come si compone?
L’assortimento è rappresentato da prodotti di marca di qualità molto elevata, con una presenza di prodotti dalla Germania e da tutta Europa molto forte. Inoltre, elemento molto apprezzato dai nostri fornitori, ci poniamo come partner del brand, nell’internazionalizzazione dello stesso, proprio per la nostra distribuzione su scala mondiale. Tenga conto che il primo vantaggio di un’azienda che entra a far parte del nostro assortimento è quello di vedere digitalizzato il proprio catalogo in nove lingue. Elemento non banale.
Con Mister Worker si può solo comprare on line?
E’ possibile comprare in autonomia online o richiedere quotazioni ad hoc e poi concordare l’acquisto mediante rapporto diretto con i nostri Sales Manager. Direi che le due modalità di vendita si equivalgono, del resto ci sono commesse così importanti che vanno seguite e ottimizzate. Un esempio? La fornitura per la prima fabbrica della Ducati in Thailandia o, ancora quella per le piattaforme petrolifere di Saipem.
Per un progetto complesso la visione d’insieme è fondamentale
Qual è la maggiore criticità per un progetto così ampio e complesso?
La visione d’insieme, la capacità previsionale e, elemento molto concreto e non banale, rispettare il costo della spedizione. Perché creare un algoritmo perfetto che tenga conto delle dimensioni, del peso e del volume di un prodotto da una parte e dall’altra incrociare le informazioni sulle tariffe migliori degli spedizionieri, non è semplice, soprattutto di questi tempi. E’ un costante work in progress.
Da protagonisti e osservatori internazionali, come sta evolvendo l’eCommerce di settore?
C’è stata una crescita esponenziale molto forte dove, a mio avviso, sono entrati anche player non strutturati e che via via si stanno progressivamente ridimensionando. L’eCommerce è un mestiere molto difficile, le professionalità richieste sono molto elevate, così come gli investimenti in tecnologia. Penso che la razionalizzazione non sia ancora finita e che sarà ancora piuttosto forte, anche nel nostro settore dove sono presenti player in quantità e alcuni sono giganti, e non mi riferisco solo ad Amazon.
E il cliente? Come evolvono gli acquisti e qual è il livello di consulenza e servizio richiesto?
Posso parlare per il mio target cliente che è sicuramente esigente, basti pensare che noi abbiamo dovuto dotarci di persone che parlano fluentemente diverse lingue (Inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo), adeguatamente formate, perché la richiesta di una consulenza tecnica è data per scontata e sensibilizzate sulle abitudini d’acquisto dei diversi paesi che spesso presentano differenze.
Nel 2025? Sempre più servizi al cliente
C’è fedeltà di marca o propensione alla sperimentazione?
In genere c’è fedeltà anche per ragioni di carattere funzionale. Ci sono marche specializzate in prodotti con destinazioni d’uso specifici. A questo aggiungo che la maggior parte degli ordini che riceviamo riguarda la manutenzione. Mi spiego. Dopo l’acquisto di un primo equipaggiamento si susseguono sempre numerosi riordini di materiali consumati, persi, rotti che vanno ripristinati.
Gli ordini più interessanti?
I primi impianti, i primi progetti, sicuramente, ma sono anche quelli che, in momenti di crisi, sono più a rischio perché vengono stoppati in attesa di tempi migliori.
Progetti per 2025?
Abbiamo appena introdotto la novità del progetto 3D che consente di visualizzare i prodotti in maniera più completa. E’ un elemento che va ad aggiungersi alla nostra volontà di rendere l’esperienza di acquisto sempre più personale, ricca e completa. Come quella di un negozio fisico, ma con un assortimento sconfinato e aperto 24 ore su 24.
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