eCommerce: Aires Confcommercio chiede regole più chiare

Al convegno “Il commercio online in Europa a un bivio” si è discusso della necessità di un quadro normativo più equo e di maggiori controlli sui flussi di merci extra-UE.

L’eCommerce europeo a un punto di svolta? È quanto emerso dal convegno “Il commercio online in Europa a un bivio: cambiare le regole del gioco o soccombere”, organizzato da Aires Confcommercio, associazione che riunisce i principali retailer specializzati in elettrodomestici ed elettronica di consumo, aderendo a Confcommercio Imprese per l’Italia.

Ad aprire i lavori è stato Andrea Scozzoli, presidente di Aires Confcommercio, che ha lanciato un appello a istituzioni nazionali ed europee: “Serve uno sforzo di aggregazione da parte degli operatori e una maggiore rapidità da parte dei governi nel tradurre in legge le esigenze del mercato”.

Concorrenza sleale e rischio deregolamentazione

Il tema centrale del dibattito è stato la crescente concorrenza sleale derivante da una deregulation che favorisce operatori extraeuropei. “Negli ultimi mesi il flusso di merci provenienti da Paesi extra-UE è diventato insostenibile – ha dichiarato Hans Carpels, presidente EuCER Council – e l’Unione deve intervenire per ristabilire un livello di concorrenza paritario”.

Scozzoli ha sottolineato come “molte aziende asiatiche esportano in Europa milioni di prodotti non conformi alle normative ambientali e di sicurezza, spesso senza rappresentanza legale nell’Ue e sottraendosi così agli oneri fiscali”. Un doppio rischio, dunque: per le imprese europee, penalizzate da regole più rigide, e per i consumatori, esposti a potenziali pericoli.

Un mercato strategico da 190 miliardi di euro

Secondo i dati illustrati da Vittorio Mastromano, direttore Ufficio Studi Aires Confcommercio, il settore dell’elettronica di consumo vale 190 miliardi di euro a livello comunitario, di cui 17 miliardi in Italia. Nonostante la crescita dell’online, il retail fisico resta predominante, con i negozi che realizzano ancora i tre quarti delle vendite.

“In un territorio come quello italiano la presenza fisica è fondamentale – ha aggiunto Dario Bossi, direttore generale Ancra Confcommercio – ma la totale deregulation mette a rischio tanto i piccoli negozi quanto la grande distribuzione”.

Sulla scia del dibattito, l’on. Salvatore De Meo ha ricordato che il Parlamento Europeo ha approvato lo scorso luglio una risoluzione non vincolante per migliorare la gestione dei flussi di merci a basso costo. “Abbiamo chiesto di accelerare la riforma delle autorità doganali e di individuare regole certe per gli acquisti online – ha dichiarato – affinché il commercio elettronico sia disciplinato in modo più uniforme“. A condividere la necessità di regole comuni anche gli interventi dell’eurodeputato Brando Benifei, in collegamento dall’India, e del deputato Antonino Iaria.

Secondo Davide Rossi, presidente Optime e direttore generale Aires Confcommercio, la risoluzione europea è “un punto di partenza importante, ma serve molto di più: occorrono strumenti tecnici per le Dogane e una maggiore sensibilità da parte dei consumatori, che troppo spesso valutano solo il prezzo senza considerare sicurezza e qualità dei prodotti”.


Il peso del settore elettronica ed elettrodomestici

Foto credits: Confcommercio

Facci sapere cosa ne pensi

© SAGA s.r.l.
Ogni diritto sui contenuti è riservato ai sensi della normativa vigente. I contenuti di diyandgarden.com non possono, neppure in parte, essere copiati, riprodotti, trasferiti, caricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto della società SAGA srl.