Da prodotti a significati
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La diffusione della pandemia da Coronavirus ha modificato considerevolmente le abitudini di vita di ciascuno di noi, stravolgendo le nostre relazioni interpersonali e il nostro rapporto con l’ambiente esterno.
Ad essere cambiato è, in particolar modo, il rapporto con la natura.
Uno dei primi studi eseguiti per analizzare il nuovo approccio dell’uomo nei confronti della natura è stato condotto dai ricercatori dell’Università del Vermont. Per condurre questo studio, sono stati posizionati dei codici QR sui cartelli fuori dai parchi urbani nell’area di Burlington. Ogni codice indirizzava le persone a compilare un sondaggio online. I risultati sono stati significativi in quanto hanno dimostrato che un numero considerevole di persone aveva svolto più attività all’aperto rispetto all’inizio della pandemia. Il Covid-19 ha notevolmente incoraggiato le persone a rapportarsi in maniera più intensa con la natura e con le attività outdoor.
Ma anche noi in Italia abbiamo avuto lo stesso approccio. Le attività all’aperto, come correre in un parco cittadino o rilassarsi nel verde, sono state alcune delle attività che abbiamo svolto quando le limitazioni ci hanno consentito maggiore libertà di movimento.
Vivere isolati senza possibilità di uscire di casa, ci ha ricordato quanto sia fondamentale avere un contatto diretto e profondo con la natura e questa connessione rappresenta oggi una grande opportunità per il settore del fai da te e del giardinaggio.
Coltivare piante aromatiche, creare il proprio orto domestico, dedicarsi ad attività di bricolage, sono tra gli hobby che stanno riscuotendo una maggiore crescita tra gli Italiani.
Tutte queste attività hanno nuovi significati. Prendiamo il caso del giardinaggio: l’acquisto di una pianta non è più soltanto legato all’aspetto funzionale di rendere più bella la casa, ma assume una connotazione “affettiva” in quanto essa, come essere vivente, deve essere curata e chi se ne occupa, può ricavare una soddisfazione personale dal suo benessere.
Proprio per questo, l’esposizione dei prodotti in uno store deve seguire una nuova logica che tenda a valorizzare la dimensione affettiva dell’uomo nei confronti della natura.
Come?
Una buona idea potrebbe essere, per esempio, quella di esporre la pianta nelle varie fasi della sua crescita, dal seme fino alla pianta vera e propria, raccontando le diverse caratteristiche che intercorrono tra una fase e l’altra e delle diverse cure di cui la piantina necessita. Un’altra valida soluzione, potrebbe essere quella di valorizzare il concetto di condivisione familiare, ovvero, coinvolgere i più piccoli nella cura delle piante o in piccoli lavori di bricolage, il che può essere un grande strumento d’insegnamento, oltre che un’occasione per passare più tempo con i propri figli.
E per chi un giardino non ce l’ha?
Vista la crescente richiesta di coltivare verdure ed erbe aromatiche anche in casa, si stanno diffondendo sempre di più nuove soluzioni che permettono di coltivarle pur non avendo un terreno a disposizione. Stiamo parlando delle coltivazioni in orti idroponici, o in alternativa, gli “smart garden”, ovvero serre che includono sistemi di illuminazione e irrigazione automatici e che permettono di far crescere piante di ogni tipo senza bisogno di cura.
L’evento pandemico in tutta la sua drammaticità, ha lasciato, fortunatamente, anche qualcosa di buono: riavvicinare l’uomo alla natura. In fondo, ne siamo parte integrante e riacquistare questo contatto diretto con essa, sia attraverso il proprio orto in casa, o la tanto desiderata casa sull’albero, ci ha fatto ritrovare una parte di noi stessi che forse non conoscevamo, ma che è essenziale per vivere meglio e in armonia con ciò che ci circonda.
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