OBI Italia rinuncia ai category manager
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Lo scorso anno, durante l’edizione 2016 del Bricoday, il CEO di OBI AG Sergio Giroldi ha fatto dichiarazioni molto importanti riguardo lo sviluppo prossimo venturo di OBi Italia. A fronte di un 2016 particolarmente dinamico, che ha visto l’apertura di ben quattro punti vendita: Curno, Livorno, Roma e San Giuliano Milanese per un totale di 25 mila mq di superficie di vendita, Giroldi affermò l’intento dell’insegna nel proseguire a pieno ritmo, verso il raddoppio dei punti vendita in tempi rapidi.
Sarà forse per questo motivo che, l’insegna color arancio, in terra italica, sembrerebbe essere in gran fermento, soprattutto al suo interno. Notizie arrivate in redazione da numerose fonti, attendibili e verificate, indicherebbero un cambiamento nella struttura dell’organico, a partire dal suo direttore acquisti, Ranki, a quanto pare fuoriuscito da una manciata di giorni.
Stessa sorte starebbero subendo i Category Manager dei comparti Building, Garden e Living (fonti segnalano anche la possibilità di un ricollocamento, in diversa posizione, che potrebbe definirsi nei prossimi giorni) . Una mossa che sembrerebbe preludere all’eliminazione della figura stessa del Category Manager, a favore della costituzione di un’unica area, per la gestione di acquisti e vendite.
La direzione acquisti e vendite verrebbe coordinata da tre figure già presenti in azienda: Luciano Gorrini, Luca Fanucchi e Michelangelo Rainone. Una decisione che, sempre secondo indiscrezioni, sembrerebbe dettata da un’ottimizzazione della struttura interna ma, anche, da una strategia di ulteriore accentramento, da parte della casa madre tedesca.
Interpellata da www.diyandgarden.com OBI Italia non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
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