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Monitoraggio GDS Brico&Garden Giugno 2019. L’analisi


Semestre vivace per la Gds del bricolage italiano, in relazione alla geografia della rete nazionale. E, anche se il periodo ha visto oscillazioni di mercato del tutto rilevanti – su tutti un mese di maggio sul quale stendere un “velo pietoso” a causa del maltempo e la brusca discesa delle temperature -, le insegne hanno portato avanti progetti relativi a nuove aperture e l’ingresso di nuovi associati.

L’analisi del al 30 Giugno è, ovviamente, sempre molto parziale, ma indicativa, considerando che l’osservazione ormai più che ventennale della rete, evidenzia picchi di nuove aperture proprio in dirittura della fine del primo semestre così come quelle sul finire dell’anno, ma in tempo per cogliere le opportunità natalizie. Insomma, se nei primi sei mesi il movimento di aperture è stato positivo, molto probabilmente anche il secondo semestre si dimostrerà altrettanto dinamico.

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E, in effetti, la notizia più importante di questa prima metà dell’anno, riguarda proprio il semestre successivo. E’ un mio personale punto di vista, ma l’annunciata apertura del 49° punto vendita a insegna Leroy Merlin, dopo ben due anni e mezzo di pausa, è importante sia perchè preannuncia la ripresa di attività di sviluppo dell’insegna Adeo ma genera anche forti aspettative rispetto alle novità espositive che il colosso francese potrà mostrare agli addetti ai lavori e che, come preannunciato, ci saranno. Come abbiamo già avuto modo di scrivere il punto vendita sarà aperto a Roma, in zona Salaria, in un immobile su due piani per circa 8.000 mq di superficie espositiva. Vedremo.

Primi sei mesi. Cosa è successo?

Prima di passare all’analisi vera e propria, una precisazione sul monitoraggio attuale. Entra a farne parte l’insegna Brico Casa di Deodato che, da febbraio, con l’apertura di Monopoli, amplia a 3 la propria rete di negozi e 3 è il criterio di base per entrare a far parte della rilevazione. Proprio per questo motivo esce Brico Alfa che, chiudendo Trecate, scende a 2 punti vendita. Un’altra variazione è data da Brico di Più-Ikasa, insegna storica del brico già Puntolegno, poi passata a CIB-Italbrico e infine a Evoluzione Brico. Ha scelto la via dell’indipendenza, uscendo dal consorzio a gennaio 2019 ma con 3 punti vendita rimane comunque all’interno dell’analisi.

Il periodo in analisi ha visto le insegne aprire e/o aggiungere un totale di 24 punti vendita, ma di questi solo 9 si possono considerare diretti “puri” mentre i restanti 15 o sono passati al franchising oppure hanno scelto di entrare a far parte di un consorzio.

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Del resto gli ultimi dati Istat rilasciati lo scorso 9 luglio individuano e, in parte consolidano, una realtà che non favorisce le piccole realtà isolate. Infatti, sempre secondo Istat, a maggio 2019 si conferma l’ampliamento, già osservato il mese precedente, del differenziale di crescita tra le imprese di piccola dimensione, sotto i 5 addetti, che vedono una flessione tendenziale del 4,8%, e quelle grandi, con oltre 50 addetti, che registrano un modesto incremento (+0,4%). Una dinamica simile, seppure meno ampia, ha caratterizzato i primi cinque mesi del 2019. Le vendite delle piccole imprese risultano infatti in calo (-1,4% rispetto allo stesso periodo del 2018), mentre le grandi imprese, nello stesso arco temporale, mostrano un incremento dell’1,4%. Se ancora ce ne fosse bisogno, oggi più che mai il motto “l’unione fa la forza” è valido.

E a dispetto di quanto appena rilasciato dall’Osservatorio Non Food per il 2018, non sarà quindi casuale se proprio le ultime rilevazioni Istat danno il comparto ferramenta, da gennaio a maggio, a meno 3%, a fronte di un comparto non food che, nello periodo, registra una diminuzione dell’1,1%. Come al solito l’e-commerce vola con un +13%, anche se l’Istat non fa distinguo tra food e non, e la grande distribuzione specializzata chiude i primi 5 mesi dell’anno con un +1,6% rispetto ad un generico dato relativo alla GD dello 0.8%. Continua, quindi, il trend che vede preferito il moderno dettaglio specialistico.

Dove, come, quando

Al netto di entrate e uscite il 30 giugno chiude con 11 punti vendita in più rispetto al dicembre 2018. Di questi 7 sono diretti e 4 in franchising. Il più attivo è stato il gruppo Bricofer che con l’insegna dell’elefantino blu ha aperto 5 negozi, 2 diretti e 3 in affiliazione, salvo chiudere il diretto di Guidonia e, anticipando il secondo semestre, un Ottimax in Sicilia, nel mese di luglio. Molti ancora i progetti che occuperanno il gruppo nei prossimi mesi: 3 nuovi negozi ad insegna Bricofer e altri 3 all’interno dei supermercati Conad. Buone le performance anche per Brico io con l’apertura di 2 diretti e 1 affiliato. Chiude due diretti ma ha in serbo un nuovo punto vendita a Treviglio (BG) e il trasferimento del negozio di Cremona. Aggiungiamo la novità del 1° agosto con il nuovo progetto Brico io Selection, un corner di 400 mq realizzato all’interno dell’Ipercoop del centro commerciale Sarca, a Milano.

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Avanzamenti anche per i Consorzi. 3 aperture per Brico Ok – 2 affiliati e 1 diretto – nei primi mesi del 2019 ma anche la chiusura/uscita di 2 affiliati a Polistena (RC) e Riccione (RN). 3 nuovi negozi per Bricolife, si tratta di Eurobrico a Villanuova sul Clisi e l’ingresso della società Papino. Infine il consorzio FDT che conta anche lui 3 nuovi ingressi per altrettanti punti vendita con Ingrosso Ferramenta Loddi, Simis srl e l’ex associato Punto Brico, Alfea srl.

In tema di big box, la scena se la sono presa due competitor: Bricoman con l’apertura di Pero (MI) e Ottimax, con la chiusura di Afragola del febbraio scorso. Bricoman ha indubbiamente contribuito ad un vero e proprio “balzo” in termini di superficie di vendita totale della rete, che incrementa di oltre 38 mila mq il totale della superficie espositiva  (in tutto il nel 2018 è stato della metà) e della superficie media che sfora il tetto dei 3.200 mq.

Chi invece chiude in negativo, questa prima analisi del 2019, sono rispettivamente Bricoterm con un negozio in meno ed Evoluzione Brico il cui saldo è a meno 2 negozi. Tuttavia va detto che a fronte dei 4 negozi usciti di Brico di PIù-Ikasa e Colore e Pittura, il consorzio conta 3 nuovi ingressi: Edil Facchin, Da Ros Alberto e Edilcolor, 2 in Veneto e 1 in Calabria.

Piccoli movimenti anche nella rete del garden center che complessivamente passano da 378 agli attuali 374, dove è Tuttogiardino a registrare le maggiori variazioni con un punto vendita in più ad insegna e quattro esercizi in meno tra i consorziati. Per la altre insegne l’unica variabile da segnalare è il passaggio del garden Il germoglio che passa da Giardina a Garden Team.

In relazione alla classificazione delle metrature sono soprattutto quelle entro i 2.000 mq a beneficiare di più, ma va detto che la categoria fino a 4.500 risulta essere in seconda posizione. Minima variazione anche nella ripartizione geografica. Troppi pochi punti vendita per segnare una reale tendenza. Riaffronteremo approfondendo a fine anno, per capire se ci saranno cambiamenti significativi. Nel frattempo si segnala che il Nord ritorna a superare la soglia del 50% sul totale dei punti vendita mentre nel Sud Italia scende al di sotto della soglia del 17%. Stabili le regioni del Centro e del Sud.

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