Ten: DIY and Garden
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Monitoraggio GDS Brico/Home Improvement Giugno 2022. L’analisi


Torna il Monitoraggio delle rete GDS Brico/Home Improvement e prosegue il lavoro di TEN LAB, “costola” di TEN diyandgarden.

Creata con l’obiettivo di approfondire le dinamiche distributive, con analisi delle presenze sul territorio, analisi dimensionali, fatturati e tendenze delle singole insegne.

I primi quattro mesi dell’anno sono ancora in positivo per la Gds del bricolage/home improvement, ma i segnali di un certo ripiegamento nei consumi ci sono. I dati a supporto della crescita sono, come sempre quelli di GFK DIY Superstores, aggiornati ad aprile 2022 e questi riportano un aumento delle vendite, rispetto allo stesso periodo del 2021, dell’1,8% per un valore complessivo 1,6 mld di euro.

E, tuttavia, solo il mese di febbraio attesta una reale crescita, peraltro molto positiva, a dispetto degli altri medi che, al contrario hanno fatto registrare risultati in flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso 2021 (per ulteriori approfondimenti apri il Monitoraggio GDS 6 2022). Tra i comparti merceologici positivi spicca l’edilizia, mentre tra quelli negativi in cima alla lista troviamo pitture e vernici che, dopo i fasti del 2020 e 2021, torna ad assestarsi sui più conosciuti andamenti del comparto nel canale Gds Brico /Home Improvement.

Al rallentamento del mercato, fa da sfondo uno scenario economico che gli operatori danno in peggioramento, anche e non solo per gli effetti conflitto Ucraina – Russia, su tutti l’aumento dei costi energetici che, però, a onor del vero ha avuto inizio ben prima di febbraio 2022. A questo si aggiunge una situazione tutt’altro che normalizzata sul fronte costi/reperimenti delle materie prime e costi/tempi di trasporto. Tutte situazioni che, tra le altre cose, stanno producendo, laddove possibile, un progressivo e concreto lavoro, di talune aziende, nel riavvicinare e/o esaltare la produzione in territorio europeo.

La rete del DIY nel primo semestre 2022

Al 30 giugno 2022, il saldo tra lo scorso semestre 2021 è di 1 punto vendita in più, da 813 a 814. Ciò nonostante, la rete si è dimostrata abbastanza dinamica. Intanto due novità. La prima è che l’insegna Brico+La Quattro è uscita dal monitoraggio perché lo scorso febbraio è entrata, in affiliazione, in Brico io. La seconda riguarda BricoBravo che è diventato marketplace; un cambiamento profondo che potrebbe comportare una ridefinizione della sua presenza all’interno del monitoraggio. Al momento, però, tutto rimane invariato.

Nel dettaglio, oltre a Brico+La Quattro di cui abbiamo scritto sopra ed entrato in Brico io, segnaliamo la prevedibile fuoriuscita dei 2 negozi di Papino Brico, aderenti al consorzio Bricolife, già in amministrazione controllata dal 2020 e l’uscita di Fidelio Srl con punto vendita ad Ispica, già appartenente a Brico Progetto Italia. Infine, pur se posizionato al di fuori dei confini nazionali, segnaliamo lo storico punto vendita in Borgo Maggiore – Loc. Cailungo, che è stato acquisito dalla società Bricoio Titano s.r.l. a Socio Unico, società di diritto sammarinese interamente controllata da Brico io S.p.A.. Sempre per rimanere oltreconfine segnaliamo l’accordo stretto dal Consorzio Bricolife con la società PG Group che entra  come affiliato e l’obiettivo di aprire nei suoi Mall  – PAVI Shopping Complex con sede a Qormi e PAMA Shopping Village di Mosta – centri brico.

Le nuove aperture del semestre si distribuiscono su tutto il territorio nazionale a cominciare alla nuova apertura di La Spezia, per Brico io, presso la rivendita edile di Iozzelli e le aperture di Romano di Lombardia, Altopascio, Torre del Lago e Marsala per Brico Ok. 3 aperture per Evoluzione Brico, ultimamente, molto dinamica con l’apertura di Formia da parte di Zangrillo Distribuzione, realtà già molto conosciuta come grossista di Ferramenta Edilizia Termoidraulica, ma anche di nuovi punti vendita a Taormina e a Vittoria. Si aggiungono le aperture di Trapani di Brico Market, Brico Casa a Rotondi, in provincia di Avellino, quella di Orizzonte a Pontinia (LT), aderente a Bricolife e infine FDT che apre a Caltanissetta con l’ingresso del nuovo associato China Antonio.

Tra rebuilding e nuovi format. Cala ancora la metratura media

Su tutte spicca la nuova apertura di Ravenna da parte di Tecnomat (ex Bricoman), un 9.000 mq., inaugurato lo scorso 29 giugno, Come sempre un’apertura degna di nota per l’insegna dell’Home Improvement, anche se in questo primo semestre l’aspettativa più grande è stata riservata al trasferimento del primo negozio aperti, da Elmas all’attuale Assemini, passando da 3.600 agli oltre 111.000 mq. di superficie espositiva tra interno e area esterna.

Per quanto riguarda le chiusure si segnalano le 2 di Brico Ok a Bressanone e Buccinasco, per Brico io la chiusura di Vittoria e lo storico punto vendita di Milano Bonola, 4 per Bricofer ad Aprilia, Savignano, Desenzano e Legnano (questi ultimi ex Granbrico), i 3 Papino Brico per Bricolife e l’uscita di Green Hub, con l’insegna Greeny, società che è in liquidazione, precedentemente associato ad Evoluzione Brico. Ricordiamo l’apertura del format dedicato al garden e al pet avvenuta nel dicembre del 2020, in zona Laurentina, con un negozio su due piani per un totale di 6.000 mq. di superficie espositiva

Il lavoro delle insegne sul parco negozi esistente prosegue anche in questo semestre. Segnaliamo il rebuilding di Lodi per Bricocenter, un trasferimento rispettivamente per FDT group con l’aderente Ecobrico che sposta un negozio a Pisogne, ma anche i rebuilding di Brico io a Lugo e a Grottammare, l’ampliamento del negozio di Jesolo per Brico ok, che passa sa 1.200 a 3.00 mq di superficie espositiva. Infine, il cambio insegna di Self Moncalieri che riduce le dimensioni e si colloca sotto insegna Bricofer.

 La ridefinizione dei punti vendita esistenti è sicuramente l’osservatorio più interessante per capire le intenzioni delle insegne, soprattutto quelle di prossimità. Alcune di queste stanno attraversando una profonda trasformazione e per lo più si tratta di quelle più strutturate, ad insegna unica e con sistema di franchising. Di Bricocenter abbiamo già scritto molto seguendo da vicino alcuni dei rebuilding più importanti. Brico OK si caratterizza con modifiche al lay out rendendolo più leggibile per il cliente e ampliamenti nell’assortimento – da segnalare quello sul macrocomparto dedicato al giardinaggio o la caratterizzazione sui prodotti a batteria – grazie anche a trasferimenti di punti vendita in spazi più ampi.

Ma se le insegne sopracitate lavorano rimanendo comunque nel “recinto” merceologico più classico del centro brico, diversamente stanno operando Brico io e Bricofer con introduzioni importanti nel segmento casalingo, elettrodomestico/elettronica, detergenza e cura persona. Processi in atto da qualche tempo ma che si stanno consolidando, caratterizzando fortemente il punto vendita. In questo senso da vedere sono sicuramente gli ultimi punti vendita di Brico io a Lugo e a Grottammare dove la diversificazione ha impresso una nuova definizione al layout e agli spazi del punto vendita, trasformandolo in un home center ma mantenendo intatti gli aspetti più propri della prossimità e incrementando il livello di servizio.

In questa prima parte, il 2022 è inoltre caratterizzato per l’aumento del numero dei punti vendita in affiliazione che aggiunge 4 unità salendo così a 189 negozi, mentre calano le presenze dirette a 625 (-3). Poco rilevante l’aumento della superficie totale che non va oltre un +0,6%; numero salvato sostanzialmente da Tecnoman (ex Bricoman) che da solo aggiunge ben 16.400 mq. di superficie di vendita al totale. Prosegue la diminuzione della metratura media che si attesta a 2.768 mq. rispetto ai 2.824 del 31 dicembre 2021 (-2%).

Segnaliamo che il calo della superficie media è ormai una costante dal 2016. Rispetto al 2015, anno di massimo storico con 3.190 mq. di superficie media, in questi ultimi 7 anni sono 422, i mq. in meno, tuttavia se è vero che la prossimità ha fortemente indirizzato molte insegna verso metrature sempre più contenute, è altrettanto vero che il rallentamento delle aperture delle grandi insegne (OBI, Leroy Merlin, Ottimax), ha inciso e incide in maniera significativa sulla media generale.



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