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Stufe: “è necessaria una maggiore cultura di prodotto”


Alessandro Azzoni, Prometeo Stufe
Alessandro Azzoni, Prometeo Stufe

Decisamente di attualità, le soluzioni per produrre il riscaldamento domestico sono molteplici. Tra queste, le stufe ad accumulo di calore; un prodotto tra l’artigianato e l’elevato contenuto tecnologico, rappresentano una soluzione sostenibile.

Inizialmente iscritto alla Facoltà di Scienze Forestali, Alessandro Azzoni, attuale titolare di Prometeo Stufe, entra nel settore grazie all’incontro con i maestri fumisti dell’azienda di ceramiche Thun che, a fine anni ’90, produceva maioliche ad hoc e si occupava anche della costruzione di stufe ad accumulo di calore. “Non sapevo niente di stufe – spiega Azzoni – ma tre cose mi hanno subito appassionato: il design (ovvero le possibilità creative), il contenuto tecnologico e l’aspetto legato alle tematiche ambientali. A 22 anni l’ho vista come un’opportunità e ho scoperto un lavoro che mi è subito piaciuto”.

Alessandro Azzoni, titolare di Prometeo Stufe

Il lavoro con l’argilla naturale viva, la progettazione precisa delle strutture, studiate per rilasciare gas non nocivi e ormai freddi, sfruttando l’intero ciclo della legna, hanno talmente entusiasmato Alessandro Azzoni da spingerlo, nel 1996, a fondare la propria azienda, con la realizzazione delle prime stufe che sono “orgogliosamente” ancora funzionanti. Una partenza che è stata contrassegnata da un crescente successo “con tanto lavoro ma anche tanta determinazione perché è necessario moltissimo know how e la tecnologia è sempre in evoluzione; soprattutto negli ultimi anni, si continua a lavorare sì con l’argilla, ma anche con software di nuova generazione che calcolano i “giri” di fumo, i rendimenti in kilowatt e le basse emissioni”.

“Attingiamo a tutta la cultura e tecnica di costruzione tedesca, austriaca e altoatesina, aree in cui esistono protocolli definiti ed è obbligatorio presentare la documentazione tecnica delle performance del prodotto. Questo rigore ci ha permesso di realizzare stufe con tecniche costruttive performanti, camere di combustione che hanno temperature più alte e sistemi a giri di fumo che bruciano i fumi della post combustione. Il tutto riscaldando superfici più grandi ma con minori emissioni, direi vicine allo 0”.

Design e tecnologia. Il fascino della fiamma resiste

Considerando i tempi che corrono possono essere una valida soluzione. Ma possono essere installate ovunque?
Nelle città è più difficile per via della canna fumaria che deve essere presente. Noi lavoriamo maggiormente nell’edilizia orizzontale dove, tra il 2020 e il 2021, per ragioni sia economiche sia di sostenibilità sia per il Covid, la richiesta è molto aumentata.

Anche il Covid?
Direi di sì, lo smart working porta al desiderio di un maggior confort casalingo, e la stufa ne è parte.

Qual è il livello di personalizzazione che offrite?
Disponiamo di uno show room dove è possibile visionare degli esempi. Tuttavia, la realizzazione è quasi sempre “su misura” perché è necessario tenere conto delle condizioni dell’abitazione e dell’utilizzo. Diciamo che in show room diamo delle idee, degli spunti ma nella realtà non abbiamo mai fatto una stufa uguale all’altra.

In tema di design, cosa chiede il cliente?
L’elemento più richiesto è la possibilità di vedere la fiamma, quasi fosse un bisogno ancestrale. E, in effetti, ci sono degli studi sul tema: la fiamma ha un potere rilassante, così come il calore. La stufa scalda per irraggiamento, esattamente come il sole, e ciò crea benessere. Così, se prima le stufe erano dotate di solo una piccola porta in ghisa, oggi vengono realizzate con vetri che permettono la visione della fiamma, come avviene per i caminetti.

Come è cambiata la domanda negli anni?
Moltissimo. Una volta si lavorava con le persone che andavano in settimana bianca e si innamoravano della stufa tanto da volerla identica in casa. Via via la conoscenza del prodotto è aumentata e il web, negli anni, ne ha amplificato le richieste e i gusti. Prima l’ispirazione era quella trentina, ora il clima è del tutto opposto e di stufe in maiolica ne realizziamo sempre meno.

Oltre alla stufa classica in catalogo avete anche modelli a gas e bioetanolo
I nostri prodotti principali sono stufe e caminetti a legna ad accumulo di calore. I modelli a gas e bioetanolo rappresentano un completamento della gamma che si vende molto bene nelle seconde case o in città. Nel caso del bioetanolo, perché non necessita di canna fumaria, mentre la scelta del gas è per comodità, dato che il gas, a differenza della legna, non necessita di stoccaggio. Abbiamo anche modelli a pellet di produzione austriaca che funzionano con irraggiamento naturale.

Installazione e manutenzione. L’importanza dei controlli

L’installazione e la manutenzione devono necessariamente essere fatte da personale qualificato e questo vale per tutti i prodotti che hanno come obiettivo il riscaldamento.

“Necessariamente – prosegue Alessandro Azzoni. Non dimentichiamo che ogni anno bruciano 15.000 tetti a causa di canne fumarie mal installate. Poi sono necessarie le giuste prese d’aria perché la stufa consuma ossigeno. Per questi motivi esorto gli interessati a richiedere sempre, oltre all’installazione qualificata, anche la documentazione, i certificati di conformità, ambientale e l’iscrizione al Curit, che è il catasto degli impianti termici. Purtroppo, c’è ancora una scarsa cultura di prodotto da parte dei consumatori e un’eccessiva attenzione al prezzo anche se in questo caso, talvolta, a voler risparmiare si rischia di spendere di più”.

I bonus relativi all’efficientamento stanno portando benefici al settore?
Soprattutto con il 110 stiamo assistendo ad una grande ondata di cappotti, generatori performanti, sostituzione vetri, infissi, ecc. E’ un percorso obbligato, e in Italia siamo un po’ indietro, ma la tecnologia c’è ed è stata ampiamente sperimentata da Germania e Austria che, al contrario, sono molto evolute in questo senso. La transizione energetica è già iniziata e i prodotti a disposizione dei clienti ci sono ma, ripeto, serve maggiore comunicazione ed educazione di prodotto.

BOX

Spazio Forcato, l’ultimo progetto

E’ l’ultimo in ordine di tempo e una scelta ecosostenibile per il riscaldamento di uno degli spazi per eventi alla moda di Milano. Lo spazio, di 200 mq, si trova sul Naviglio Grande è stato dotato di un innovativo e professionale sistema cucina a legna Pertinger, a induzione e di alta qualità: un sistema di cucina sano e naturale che offre alti rendimenti.

A completare il disegno, per rendere completamente autonomo lo Spazio Forcato da un punto di vista energetico, si è aggiunta l’installazione da parte di Prometeo Stufe di un secondo impianto ad accumulo di calore, in muratura e molto scenografico, grazie all’ampia porta panoramica che offre la visione della fiamma, rendendo l’atmosfera unica per tutti gli ospiti.



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