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Rossella Bianchi: “le donne, capaci di un management empatico”


Dalla serie “Le Donne del mondo Brico e Giardino”, la testimonianza di Rossella Bianchi, amministratrice delegata e Direttrice Generale di Einhell Italia srl, azienda specializzatta nella produzione di elettroutensili per il bricolage e il giardinaggio.

Proseguono le interviste collegate all’articolo dedicato alla presenza femminile nei comparti bricolage e giardinaggio.

La sua esperienza professionale. Come è arrivata nella sua posizione?
Devo dire che la mia carriera scolastica e professionale è sempre stata incentrata sui numeri, dalla Laurea in Economia & Commercio alla prima posizione lavorativa come controller in un’azienda multinazionale nel business Automotive, fino ad approdare in Einhell come responsabile Amministrativo e Finanziario. Dopo alcuni anni ho avuto l’ottima opportunità di ricoprire la carica di general manager e di occuparmi dell’intera gestione dell’azienda. Grazie all’ampio background professionale maturato, oggi riesco ad avere una visione aziendale a 360° che mi permette di avere sotto controllo tutto il processo lavorativo e i diversi dipartimenti aziendali.

Che ostacoli ha incontrato come donna?
Fortunatamente nell’azienda in cui lavoro, il management ha sempre avuto una visione “illuminata” e l’essere donna aveva poca importanza rispetto ai risultati ottenuti. Ciò non toglie che nell’ambito di business in cui opero mi sono dovuta sempre confrontare prevalentemente con uomini e, soprattutto all’inizio, non è stato facile inserirsi e far risaltare le mie competenze. In Einhell Italia il numero di quote rosa è significativo e rappresenta il 60% dei collaboratori. Sono infatti 16 le donne occupate nei diversi uffici con mansioni e responsabilità differenti.

Ritiene in generale che la donna sia discriminata nella carriera?
Ritengo che sia importante lavorare maggiormente sugli stereotipi di genere. Ancora oggi, purtroppo, nei libri di scuola la mamma viene associata ai lavori domestici e il papà al lavoro in ufficio. Diventa perciò difficile lavorare sulle aspettative delle giovani donne che si trovano a combattere, giorno dopo giorno, con questo genere di stereotipi ed incontrano spesso ostacoli del genere durante il loro percorso lavorativo. Pensando al difficile momento che abbiamo e stiamo ancora ora attraversando, le donne hanno patito maggiormente l’incertezza lavorativa e nella fase della ripresa, sono stati soprattutto gli uomini a rientrare in ufficio delegando, ancora una volta, i carichi familiari alle donne.

Invidia da parte di altre donne o solidarietà e stima?
Mi ritengo molto fortunata di aver incontrato nella mia carriera lavorativa donne estremamente professionali, preparate ed intelligenti, con cui ho potuto relazionarmi con grande stima reciproca e solidarietà. Penso che tutte noi donne siamo consapevoli dell’importanza dei nostri ruoli negli ambiti professionali in cui agiamo e che se lavoriamo unite in team possiamo solo ottenere ottimi risultati. L’invidia e la rivalità non portano a nulla, anzi sono nemiche del “vero” successo.

Ritiene di essere rispettata tanto quanto un uomo?
Ahimè, per una donna essere rispettata nell’ambito professionale è difficile, soprattutto all’inizio della carriera lavorativa. Per poter essere trattata alla pari da un uomo, un collega manager come lei, una donna deve avere un livello di preparazione maggiore per potersi confrontare apertamente in ogni discussione professionale. Sono richiesti numerosi sforzi e la strada è molto più irta rispetto a quella che potrebbero affrontare uomini con lo stesso background culturale e professionale. Riuscire a guadagnarsi la stima e il rispetto dei colleghi non è così semplice come tanti potrebbero credere.

Trova che essere donna porti a dubitare del suo valore professionale?
Ritengo che la donna non debba mai dubitare della propria professionalità. Deve essere forte e credere in se stessa per riuscire a sconfiggere qualsiasi pregiudizio. Come anticipato prima, la strada in salita che spesso deve affrontare “fortifica” e dà maggior valore alla propria professionalità.

In cosa la donna ha un vantaggio rispetto ad un uomo e in cosa uno svantaggio (se esistono)?
Personalmente ritengo che non si possa parlare di vantaggi o svantaggi: le donne sono già naturalmente capaci di un management empatico. E’ intrinseco nella donna, anche come madre, la capacità di coniugare l’ambizione con la dolcezza e la sensibilità e l’essere volitive.

Nota che ci sia un cambiamento negli ultimi anni nella considerazione della donna manager da parte di colleghi, fornitori e clienti?
Fortunatamente per tutte noi donne, negli ultimi anni la visione della donna manager è cambiata ed è ancora in evoluzione. Il numero di donne che ora occupano ruoli manageriali sta crescendo e molte aziende hanno deciso di cambiare le proprie politiche di HR. Per ottenere un ruolo fondamentale e avere la giusta dose di successo, la donna deve avere un buon livello di competenze e ambizioni. Mi ritengo una paladina dell’ottimismo in questo mondo in continuo cambiamento. Penso che le donne abbiano un grande peso in questa evoluzione e giochino un ruolo fondamentale, ma dovrebbero trovare maggior coraggio per uscire allo scoperto e riaffermare le proprie capacità di cui il mondo ne ha un forte bisogno. E’ fondamentale per la nostra società una preparazione in leadership al femminile perché possano essere abbattute tutte le barriere e gli stereotipi che rischiano di danneggiare il percorso professionale di ogni donna.

Trova nell’articolo Le Donne del mondo Brico e Giardino la lista completa delle interviste da leggere.



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