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Risparmio energetico: situazione e prospettive


Da una parte il risparmio sulla spesa per l’energia, dall’altra l’evitabilità degli sprechi: le questioni energetiche sono sempre più un tema caldo su cui vige il confronto su diversi fronti, per stimolare comportamenti etici e responsabili. E il DoItYourself non è esente, visto che alla base della sua filosofia c’è la sensibilizzazione dell’utente verso stili di vita ecologici, minori sprechi e maggiore responsabilità all’interno di un’economia circolare virtuosa.

In tema di risparmio energetico, come evitare gli sprechi? Secondo un sondaggio di SOS Ricambi, società francese che offre pezzi di ricambio per elettrodomestici a prezzi concorrenziali, sta aumentando la consapevolezza degli utenti in merito alle scelte da adottare per non sprecare energia, oltre che per risparmiare. In base alle risposte ottenute tramite la pagina Facebook di SOS ricambi, sono sempre di più gli utenti che spengono i device elettronici di notte, anziché lasciarli in stand by, come anche quelli che utilizzano cicli di lavaggio a bassa temperatura, sfruttando anche le ore notturne per l’utilizzo di lavatrici e lavastoviglie. La coscienza collettiva si sta sempre più indirizzando verso comportamenti etici e responsabili.

La lunga strada del risparmio

Molto c’è ancora da fare, considerando che il consumo energetico incide in maniera elevata sui budget mensili: si stima che una famiglia di 4 persone spenda circa 2000-2100 euro all’anno per gas, acqua ed energia elettrica. Il gas impatta per il 62%, l’energia elettrica per il 24% e l’acqua per il 14%. Quella per il gas è decisamente la spesa più alta: basti pensare che un solo grado in più di temperatura in casa comporta un aumento del 6-7% sulla bolletta e che una doccia di 10 minuti costa più di 100 € all’anno: alcuni semplici accorgimenti basterebbero a contenere la spesa. Per esempio, impostare un massimo di 20 gradi come temperatura interna in casa durante il giorno e 18 gradi di notte, chiudere finestre e tapparelle di notte, effettuare la manutenzione periodica degli impianti.

Spegnere le luci quando non servono, usare gli elettrodomestici di sera e di notte, staccare i caricatori di cellulari e tablet dalle prese di corrente e spegnere completamente gli elettrodomestici non utilizzati sono degli utili accorgimenti per il risparmio di energia elettrica. Con 1 kWh di energia è possibile guardare la TV per 4-5 ore, usare il forno per 30 minuti e accendere la luce per 10 ore con una lampadina da 100 W: eppure ogni anno una famiglia media utilizza circa 700 kWh per la doccia, 365 kWh per il frigo e 260 kWh per la lavatrice, con uno spreco di energia molto elevato.

Per quanto riguarda il consumo di acqua, si calcola che ciascuno consumi in media 175 litri di acqua potabile al giorno, di cui 63 per l’igiene personale, 28 per uso alimentare e 44 per il WC. Anche in questo caso lo spreco è all’ordine del giorno e il consumatore può fare molto per rimediare: per esempio, sfruttando l’acqua piovana per innaffiare le piante. Utile anche chiudere l’acqua (rubinetti, doccia) quando non serve e dotarsi di prodotti che permettano il risparmio di acqua, come i rompigetto che mescolano acqua e aria in uscita dal rubinetto riducendo la portata del flusso.

Il risparmio contro la povertà energetica

Leroy Merlin, in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Università di Torino, nell’ambito del progetto Lotta alla povertà energetica, ha donato dei kit di dispositivi per il risparmio energetico a 100 famiglie nel territorio piemontese a basso reddito. In vendita presso i propri store, inoltre, ci sono diversi strumenti dedicati al risparmio energetico: tra i più interessanti, i pannelli termoriflettenti da posizionare dietro i radiatori per facilitare la trasmissione del calore nella stanza, con un risparmio stimato del 70%, le valvole intelligenti che regolano il riscaldamento in base all’utilizzo della stanza per risparmiare circa il 37%, le prese elettriche programmabili per accendere o spegnere in automatico gli elettrodomestici e il caricatore solare per pc, cellulari e tablet, per un risparmio del 100%.

I prosumer condominiali

Anche a livello condominiale il risparmio energetico potenziale è molto alto, come indicato dallo studio “I prosumer condominiali” di Energy@Home, associazione che raccoglie alcune tra le principali aziende italiane attive anche nel settore dell’energia (ma anche ICT, telecomunicazioni e istituti di ricerca). L’analisi condotta tramite lo studio evidenzia come il condominio sia il primo nucleo di energy community, un ecosistema in cui le forme di autoproduzione dell’energia da fonte rinnovabile definiscono un nuovo ruolo dei consumatori nella trasformazione che sta interessando il settore dell’energia verso la decarbonizzazione, la decentralizzazione e la digitalizzazione secondo quanto emerge dal World Energy Council.

Secondo l’analisi condotta, per rispettare gli obiettivi sfidanti sulle rinnovabili imposti dalla direttiva RED II sarà necessario quintuplicare il numero attuale di installazioni annuali di impianti fotovoltaici. Non basterà montare impianti sui tetti delle case singole o bifamiliari, ma bisognerà sfruttare tutti gli spazi disponibili, in particolare quelli dei condomini, dove per ragioni normative e di accettabilità dell’investimento da parte di singoli condomini si sono installati pochi impianti e senza percezione di risparmio. Oggi infatti gli impianti di autoproduzione condominiali possono essere installati solo per risparmiare sui consumi delle parti comuni: si tratta di una barriera da superare e la nuova normativa RED II si candida a rivoluzionare il mondo dell’autoconsumo, aprendolo ai sistemi con più utenti. Tra i modelli possibili si profila quello dei prosumer condominiali, con l’energia prodotta sui tetti che potrà esser consumata anche dalle famiglie, con risparmi sostanziali in bolletta. Un’indagine condotta da Kantar presso gli amministratori di condominio evidenzia il crescente interesse a valutare iniziative del genere, sia per il risparmio energetico che comporterebbero, sia per la semplificazione e l’aumento di valore del condominio.



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