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Outsourcing, come ti gestisco i Bonus Casa


Gianluigi Porro, Indicom

La pandemia, il ripiegamento degli italiani sul bene casa e il vantaggio fiscale dei diversi bonus, hanno fatto registrare una vera e propria impennata di richieste, con un conseguente aggravio di lavoro e burocrazia nella distribuzione dell’home improvement. Ma una soluzione è possibile: l’outsourcing.

Ne abbiamo parlato con Gianluigi Porro e Silvia La Spina, rispettivamente, CEO e Sales Director di Indicom Document Care.

Indicom è una società con esperienza ventennale nell’information management e nella gestione documentale e servizi di BPO (Business Process Outsourcing), volti ad ottimizzare la gestione delle informazioni aziendali ed a “scaricare” le aziende da attività a basso valore aggiunto, per dedicare le proprie risorse interne alle attività legate al proprio core business.

Un settore, quello dell’outsourcing che, secondo una recente ricerca del Censis, in Italia vale ben 19 miliardi di euro e 200 mila occupati con una progressione del numero di imprese che, nel triennio 2016-2019, ha registrato un amento del 15,8%.

Una tendenza inequivocabile che la pandemia, con il relativo smart working, ha ulteriormente accentuato, tanto che secondo lo stesso Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis “Siamo entrati in una stagione nuova dell’outsourcing, in cui le aziende che esternalizzano e le aziende che acquisiscono la gestione dei processi stanno modificando i rapporti di collaborazione e integrazione, innalzando il potenziale di crescita per entrambe le parti, secondo una logica win-win”.

Gianluigi Porro, CEO di Indicom Document Care

“Il periodo Covid – spiega Gianluigi Porro, CEO di Indicom Document Care – ha incoraggiato le aziende ad affrontare e comprendere i vantaggi dell’esternalizzazione, sia in termini di una migliorata organizzazione aziendale sia sotto forma di controllo dei costi”.

2020 – 2022, l’escalation della grande distribuzione (anche specializzata)

L’ultimo biennio ha sottoposto le aziende, e in particolare, le insegne della distribuzione a momenti di grande fermo (il lockdown) ad altri di vera e propria frenesia negli acquisti. Ciò ha significato una variabilità nella gestione della documentazione contabile elevatissima, per giunta difficilmente programmabile, con evidenti difficoltà nell’organizzazione interna. In questo senso il ricorso all’esternalizzazione – dove si paga in base ai volumi gestiti – viene percepito come un costo variabile e giustificato rispetto ad un costo interno fisso che però potrebbe rivelarsi sovrastimato, con un inutile impiego di personale interno.

“Innegabilmente molte aziende hanno approfittato di questo periodo per riorganizzarsi al proprio interno – prosegue Silvia La Spina Sales Director di Indicom Document Care – riducendo riducendo l’operatività su operazioni  a basso valore aggiunto, per concentrarsi su attività più importanti e profittevoli per il core business dell’azienda.

Tra queste, le insegne della distribuzione hanno fatto segnalare un aumento nel ricorso all’outsourcing, anche a fronte dell’intensificarsi di alcune attività, come ad esempio quelle relative alla gestione delle pratiche dei diversi bonus relativi alla casa che, proprio in quest’ultimo biennio, sono stati oggetto di un vero e proprio boom per la distribuzione dell’home improvement e dell’arredo.

Ecobonus e gli altri. La gestione in outsourcing che semplifica

Un servizio, quello della gestione dei bonus per la casa, che Indicom offre alle insegne e che modula secondo le dimensioni della realtà distributiva e la mole delle operazioni.

Silvia La Spina Sales Director di Indicom Document Care

In che modo supportate il cliente per assolvere ad un servizio che presenta diverse complessità come quello dei bonus casa?
Innanzitutto, è necessario comprendere il punto di partenza e cosa ha in mente il cliente. Nel caso il processo sia già attivo il nostro compito è quello di ottimizzarne la gestione, acquisendo l’operatività e la documentazione.

I bonus casa sono complessi e necessitano di grande attenzione per scongiurare un eventuale rifiuto da parte dell’Agenzia delle Entrate. Indicom assicura anche al controllo della singola pratica?
Certamente. Noi garantiamo il controllo della correttezza e completezza documentale e il costante aggiornamento Dell’operatività delle nostre risorse sulla base dei cambiamenti normativi che regolano i relativi bonus. Una volta che la pratica è stata avviata dall’addetto vendite in negozio, siamo noi ad interfacciarci con il cliente finale qualora mancasse o non fosse corretta la documentazione.

E’ un iter che si è complicato con il tempo?
Direi di sì. Sia dal punto di vista normativo, con modifiche anche settimanali, sia per le diverse truffe scoperte, soprattutto per Superbonus e Bonus facciate. La pratica deve essere controllata dal CAF che verifica il livello di asseverazione, il controllo tecnico, i nominativi dei tecnici responsabili della correttezza dei documenti e gli importi che devono essere congrui e nei limiti prefissati dal Governo. In seguito, la pratica ritorna a Indicom per la chiusura e per la successiva cessione del credito dall’insegna ala banca.

E’ un servizio che può essere implementato anche ad insegne della distribuzione di piccole e media entità?
Assolutamente sì, anche in virtù del know acquisito possiamo fornire la consulenza per la corretta implementazione del servizio. I bonus sono diversi e ognuno presenta delle differenze nella procedura. Non per tutti serve la stessa documentazione ma per tutti è necessario un elevato livello di attenzione, soprattutto se gli acquisti sono molteplici e non finalizzati nello stesso punto vendita.

Qual è il livello di informazione del cliente finale?
Mediamente approssimativa anche perché la materia è complessa e, soprattutto, tende a sottovalutare la fase successiva dei controlli che ci sono e sono serrati, in particolare se la soglia di spesa totale supera i 10 mila euro.

Le pratiche sono tutte digitalizzate?
Certamente, e se il retailer ne fosse sprovvisto, Indicom mette a disposizione del cliente un portale attraverso il quale Il cliente può caricare tutta la documentazione, è possibile una comunicazione diretta tra Indicom e cliente e viceversa, in caso di necessità di non correttezza/incompletezza dei documenti si attiva il contatto diretto con il cliente finale. È stato un lavoro importante mettere a punto questo strumento e per la complessità della materia sono stati necessari un paio di anni per metterlo a punto. Ma ora è un servizio, completo a 360°, che possiamo offrire grazie all’elevato livello di specializzazione acquisita e all’industrializzazione dei processi.



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