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Il mercato DIY in Italia nei primi 5 mesi del 2022


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Un’analisi della situazione del mercato DIY dopo 5 mesi, confrontandola con lo scorso anno. Per quanto sia molto difficile fare delle valutazioni e dei paragoni in questi ultimi anni, che è un eufemismo definire “particolari”, per pandemia, lockdown, aumenti, materie prime introvabili e conflitti.

Lo scorso anno le vendite dei primi mesi, sino a Maggio erano state molto positive, se non forse un record e a giudizio di molti un dato irripetibile in futuro.

Gli aumenti delle materie prime furono significativi e le consegne problematiche sia per l’incremento degli ordini che per la reperibilità dei manufatti ed il problema dei containers dalla Cina, argomenti di cui abbiamo ampiamente trattato qui con numerosi articoli.

Si disse la tempesta perfetta! Ma oltre alle tempeste metereologiche, ormai frequenti coi cambiamenti climatici, ci stiamo abituando o dovremo abituarci (ahimè) ad altre tempeste politiche ed economiche.

Questi elementi negativi del 2021 si sono ora abbastanza “calmierati” o meglio, essendo conosciuti, si sono dimostrati più prevedibili ed affrontabili con minor timore e maggior preparazione.

Nel 2022 si sono però aggiunti l’incredibile ascesa dei costi energetici, con nuove ripercussioni sui prezzi e gli effetti soprattutto psicologici del conflitto in Ucraina, che certamente non inducono i consumatori all’ottimismo e agli acquisti.

Non dimentichiamo poi che è scemato l’effetto “investo nell’abbellimento della casa e del giardino” che ha caratterizzato il boom delle vendite degli anni 2020 e 2021.

Abbiamo contattato sia aziende della produzione sia grossisti sia insegne DIY, per avere una panoramica più completa possibile sullo stato del nostro mercato.

Iniziamo dalle aziende produttrici o importatrici.

  • Il bilancio è molto vario. Per molti le vendite sono aumentate o sono a livello del 2021.

Per me un “pareggio” è comunque un risultato positivo raffrontandoci all’analogo periodo dello scorso anno decisamente migliore. C’è purtroppo un 30% che vede un segno meno.

  • Il tasso di servizio alla clientela è per la maggioranza migliorato e solo per alcuni confermato ai livelli 2021.

Restano sempre grosse difficoltà per l’approvvigionamento delle materie prime, sia per scarsità delle stesse che per i prezzi. Problema più grave in particolare per i microchip.

  • Lo stock è stato aumentato soprattutto a inizio anno, dimostrando di voler garantire il miglior servizio con un investimento significativo.
  • L’aumento dei prezzi è stato quasi sempre compreso dai clienti, ma molte aziende sono state costrette ad assorbire parte degli aumenti.

Per quanto riguarda la Distribuzione:

  • Le vendite sono in calo per tutti, ad eccezione di una catena che ha mantenuto i fatturati dello scorso anno.
  • Le consegne sono quasi per tutti migliorate, a conferma del dato comunicatoci dalla produzione.

Solo per alcune merceologie i tempi di consegna si sono dilatati, sempre a causa dell’approvvigionamento delle materie prime.

  • L’aumento dei prezzi è stato compreso dai consumatori, ma ha portato come conseguenza ad una frenata negli acquisti. La sensibile inflazione e gli aumenti generalizzati, a fronte di stipendi invariati hanno limitato gli acquisti ai soli beni strettamente necessari.
  • Anche da parte della Distribuzione c’è stato, per molti, un assorbimento degli aumenti per non gravare sui prezzi di vendita.

Abbiamo posto alla Distribuzione anche una domanda sulle preoccupazioni: costo energia / aumento prezzi / calo vendite anche per effetto guerra.

Le risposte sono abbastanza differenziate nell’ordine di importanza, ma sono comunque sintomo del mood negativo, che hanno descritto.

Chi ha già da tempo attivato politiche di risparmio energetico nei propri punti vendita ha sofferto in modo ridotto per gli aumenti di luce e gas, che sono invece un problema notevole per gran parte degli intervistati.

Le maggiori preoccupazioni si dividono tra l’aumento dei prezzi e il calo delle vendite.

Queste due motivazioni sono comunque strettamente legate tra loro perché, come segnalatoci, gli aumenti hanno influito negativamente, portando ad un minor numero di clienti nei negozi e con acquisti limitati al solo realmente necessario.

Procederemo ad un aggiornamento in autunno, augurandoci che la situazione politica ed economica possa migliorare. DEVE MIGLIORARE!!

Ringraziamo per la preziosa e costruttiva collaborazione:

Emanuela Lovisotto – Claber
Daniela Ramello – Trafilplast
Silvia Torricelli – GF Garden
Michele Fedele – Einhell
Antonio Pomi – Wolfcraft
Pietro Garavaglia – Maestri
Maurizio Verna – Grupa Topex
Federico Levrieri – Kemper
Andrea Lenotti – Annovi Reverberi
Emanuele Ragni – Leifheit
Sabrina Canese – Canese Dante
Federico Fraschetti – Fraschetti
Lorenzo Fadda – CFadda Bricolife
Sandro Argenti – Hobby & Legno Bricolife
Paolo Micolucci – Brico io
Luigi Bertoni – Brico Ok
Giovanni Todaro – FDT



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