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Emilia Bonanomi: “forte della mia educazione libera da pregiudizi”


La testimonianza di Emilia Bonanomi, direttrice generale di Plastecnic, azienda specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di vasi in plastica a stampaggio iniezione e rotazionale.

Dalla serie “Le Donne del mondo Brico e Giardino”, proseguono le interviste collegate all’articolo dedicato alla presenza femminile nei comparti bricolage e giardinaggio.

La sua esperienza professionale. Come è arrivata nella sua posizione?
Nel rispondere a questa domanda non posso non ripercorrere il rapporto con un papà che fino alla nascita della seconda gemella  (siamo due gemelle femmine) ha sperato fosse un maschio, e che ha superato la differenza di genere sperimentandola in prima persona in un rapporto che poi si è rivelato veramente speciale, di condivisione di passioni e valori comuni, di fiducia e di stima reciproca e che mi ha fatto crescere libera da ogni pregiudizio e con la convinzione che la differenza la fanno le singole persone, il loro valore e le loro esperienze.

Credo molto in questo cambiamento culturale di superamento delle differenze di genere trainato in qualche modo dalla genitorialità di figlie femmine. Sono cresciuta libera, mi sono abituata da subito a ricevere critiche, lodi e consigli basati sul mio operato, ho scelto di studiare STEM (acronimo di Science, Tecnology, Engineering and Mathematics ndr) che è una facoltà che valorizza le persone indipendentemente dal sesso e che offre a tutti le stesse opportunità in funzione del merito e non del sesso.

In seguito ho frequentato l’MBA in Bocconi e ho lavorato in una società di consulenza, ambienti fortemente competitivi e maschili. Ma forte della mia educazione libera da pregiudizi e stereotipi ho saputo dimostrare il mio valore senza forzarmi a sembrare diversa da quello che sono, con i limiti che sono dovuti al mio carattere e alla mia esperienza. Dopo queste esperienze sono entrata nell’azienda di famiglia dove ho dovuto conquistare la fiducia di tutti, e dove il confronto più importante non era solo con il fatto che mio padre fosse un uomo, ma che avesse un’innata leadership.

Anche mia sorella Micaela è in azienda come responsabile delle Risorse Umane.

Sono cresciuta senza la paura di scegliere, grazie allo spazio che mio padre mi ha lasciato arretrando dal suo ruolo (penso una cosa molto rara nell’avvicendamento generazionale), dove ho imparato con il suo supporto a sbagliare e a correggermi. Purtroppo ho avuto pochi anni di esperienza lavorativa accanto a lui, prima della sua scomparsa.

Che ostacoli ha incontrato come donna?
Penso di aver incontrato più ostacoli dovuti a miei limiti caratteriali che nell’essere Donna. Sono portata più al dialogo e ammetto che a volte dovrei impormi maggiormente.

Ritiene in generale che la donna sia discriminata nella carriera?
Penso che in molte realtà aziendali ci siano ancora pregiudizi sulle capacità non tanto professionali ma caratteriali per ricoprire ruoli di comando. E più banalmente a livelli più bassi anche pregiudizi sulla capacità di conciliare famiglia e lavoro.

Invidia da parte di altre donne o solidarietà e stima?
Come in tutti i rapporti professionali ho incontrato entrambi gli aspetti, ma anche da parte degli uomini, dove l’invidia veniva sostituita dal tentativo di sopraffazione o di sminuimento dell’operato altrui.

Ritiene di essere rispettata tanto quanto un uomo?
Non sempre di primo acchito. So che il rispetto me lo devo conquistare. Ma ugualmente un uomo anche se facilitato all’inizio, deve poi comunque dimostrare coi fatti di esserne degno.

In cosa la donna ha un vantaggio rispetto ad un uomo e in cosa uno svantaggio (se esistono)?
Sicuramente la donna può scegliere il proprio percorso professionale senza essere condizionata da aspettative spesso sociali legate proprio al sesso, dove l’uomo deve essere forte e di successo.

Nota che ci sia un cambiamento negli ultimi anni nella considerazione della donna manager da parte di colleghi, fornitori e clienti?
Si, ormai è più comune trovare donne in posizioni direttive e quindi diventa in qualche modo più naturale e scontato relazionarsi con esse senza pregiudizi.

Trova nell’articolo Le Donne del mondo Brico e Giardino la lista completa delle interviste da leggere.



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