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Eisenwarenmesse 2018, gli italiani sono contenti




Si è chiusa ieri, 7 marzo, l’edizione 2018 della fiera della ferramenta mondiale. Si tratta dell’Eisenwarenmesse di Colonia, in Germania, manifestazione di riferimento per tutto il mondo dell’utensileria e della ferramenta professionale e non.

2770 espositori da 58 paesi e oltre 47.000 visitatori (+9%) da 143 paesi, questi i numeri rilasciati dall’organizzazione che vedono un aumento sia degli espositori sia nei visitatori rispetto al 2016. La fiera ha ulteriormente rafforzato il proprio carattere internazionale, tant’è che “l’87% dei nostri espositori e oltre il 70% degli operatori giunge dall’estero; i visitatori specializzati sono arrivati in rappresentanza di 143 paesi, 19 in più rispetto alla scorsa edizione” come ha dichiarato Katharina C. Hamma, Chief Operating Officer di Koelnmesse GmbH.

Una crescita è stata registrata in riferimento ad Asia, in particolare Giappone, a Nord e Sud America, Africa e alla Federazione Russa, mentre l’afflusso di operatori dai soli USA è aumentato del 12%, mentre il numero di visitatori provenienti dal territorio nazionale si è mantenuto costante.

L’edizione 2018 riconferma le impressioni già espresse nella precedente edizione del 2016, una su tutte, la soddisfazione degli espositori italiani.

Soddisfazione soprattutto per le giornate di lunedì e il martedì, dense di visite agli stand e anche – con la sorpresa di molti – di ordini e non solo contatti. Al commento di “…erano anni che non si facevano più ordini in fiera..”, la manifestazione si è chiusa con unanime giudizio positivo e l’unica nota critica, per gli italici espositori, ha riguardato l’eccessiva lunghezza della fiera. 4 giorni sono stati considerati troppi quasi all’unanimità e, sinceramente, considerando i flussi dei visitatori, che hanno visto una domenica e un mercoledì piuttosto calmi, è probabile che l’impianto sia più che altro soddisfacente per le aziende nazionali che incontrano i loro rivenditori.

184 gli espositori italiani che rappresentano il 6,6% dell’offerta espositiva, contro il 13% dei tedeschi, il quasi 37% dei cinesi, il 13% dei taiwanesi, il 4,4% degli indiani e il 2,5% per gli Stati Uniti con circa 70 espositori. Tuttavia, se sommiamo tutti i partecipanti provenienti dall’Estremo Oriente la percentuale degli espositori supera il 55% e se volessimo integrare anche India e Turchia, la percentuale di prodotti provenienti dal continente asiatico supererebbe agevolmente il 61%, mentre quello di espositori europei non arriverebbe al 35%.

Numeri che la dicono lunga sul Far East ma anche se quello non troppo Far, considerando che la Turchia era presente con un numero maggiore di espositori rispetto a Paesi come Francia e di poco inferiore a realtà come quella spagnola. Come sempre, Germania e Italia continuano ad essere presenze importanti, anche se ridotte nel tempo e forse, proprio lo scenario sopra descritto contribuisce alla riuscita positiva espressa dagli espositori italiani che, nella bagarre di prodotto asiatico, di tutti livelli e tipi, continuano a rappresentare un punto fermo in termini qualitativi.

Al netto di queste considerazioni, la manifestazione non ha tradito le aspettative, riproponendo la consueta sistemazione dei padiglioni, dove il “cuore” dell’offerta è dislocata tra il 10 e il 4, un padiglione 5 che ha, come tratto distintivo, la presenza del DIY Boulevard, ormai consolidato e particolarmente apprezzato dai comparti edilizia, fai da te, giardinaggio, arricchito, da quest’anno con lo spazio “Start-up Village”. Entrambe le iniziative sono sostenute dall’associazione tedesca Herstellerverband Haus und Garten e.V.

Peter Wüst, amministratore della Handelsverband Heimwerken, Bauen und Garten e.V. (BHB) ha affermato che : “il settore ha preso atto del fatto che quest’anno è nuovamente cresciuto il numero di espositori presenti a Colonia. Alcuni erano presenti lungo il Boulevard con stand più grandi per poter presentare la loro offerta”.

Per finire i rimanenti padiglioni 1, 2 e 3 occupati dai Paesi provenienti dall’Asia. Paesi asiatici la cui presenza, però, abbiamo ravvisato, a macchia di leopardo, anche nelle altre Hall, con stand ormai del tutto equiparati a quelli delle aziende occidentali. Come sempre, grande kermesse degli espositori germanici, posti in testa ai padiglioni 10 e 4 che, come al solito, hanno movimentato parecchio i loro stand: su tutti la “rocker” Wera, che con il suo claim “Be a tool Rebel” ha intrattenuto i suoi visitatori (oltre che con cibo, bevande, giochi e dimostrazioni) fin dall’ingresso Est, con l’opera di un writer (vedi foto in gallery) che ha lavorato in diretta.

Tema portante dell’ultima edizione è stata la digitalizzazione, cui hanno dedicato un ampio programma di eventi. Momenti salienti sono stati i due giorni del dSummit, con conferenze ed espositori nell’ambito dell’EISENforum, lo Start-up Village e la mostra speciale sulla “Stampa 3D e produzione additiva”.

Tra i diversi premi attribuiti, citiamo l’italiana Krino, presentatasi a Colonia con uno spazio quasi raddoppiato e senza alcun prodotto esposto, in linea con l’attuale strategia di marketing che sta lavorando sulla brand awareness, che è stata insignita del premio alla carriera durante il party del 35° anno di attività.

 Il Salone Internazionale delle Ferramenta 2018 in cifre

Al Salone Internazionale delle Ferramenta 2018 hanno partecipato 2.770 aziende (2016: 2.672) provenienti da 58 paesi (2016: 55), con un’incidenza estera dell’87% (2016: 86). Includendo le stime dell’ultimo giorno di fiera il Salone Internazionale delle Ferramenta 2018 ha fatto registrare l’afflusso di oltre 47.000 operatori (2016: 43.014) provenienti da 143 paesi(2016: 124), con un’incidenza estera del 70% (2016: circa 63).*

* Tutti i dati sono calcolati secondo le direttive della Società per il controllo volontario dei dati di fiere ed esposizioni (FKM) e sono soggetti a verifica da parte di un revisore dei conti (www.fkm.de).

La prossima edizione del Salone Internazionale delle Ferramenta si terrà dal 1 al 4 marzo 2020.



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