Le opinioni raccolte dagli operatori di aziende della produzione e distribuzione, confermano quanto già emerso alla Fiera di Colonia, e sarebbe difficile ipotizzare commenti differenti.
La situazione è difficile per tutti. Salvo rare eccezioni i fatturati sono in calo rispetto al 2020 e 2021, che ricordiamo sono stati anni eccezionali.
Considerando gli aumenti avvenuti, un meno 5% in fatturato in realtà è almeno un 10% a volumi….Gli stock sono elevati ed i consumatori sono “deviati” dal problema energetico.
Le informazioni terroristiche dei mezzi di informazione sugli aumenti per ogni famiglia portano preoccupazione ed a un taglio di tutte le spese non necessarie. Pandemia, aumento delle materie prime, la guerra e i dei costi energetici, ma non basta.
Per gli operatori aggiungiamo le difficoltà di reperire manodopera, i costi di formazione, con soventi casi di abbandono dopo pochi mesi, che costringono a nuovi costi per i vari corsi previsti dalla legge.
Come conclusione, non c’è una previsione per i mesi a venire, solo la speranza che L’Europa trovi finalmente una posizione comune contro le speculazioni e l’augurio che queste tempeste scemino.
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