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Osservatorio Non Food-GS1, il bricolage cresce


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Aumenta di poco il mercato del bricolage nel 2017; anno che si conclude con un fatturato in lieve aumento (+0,7%) rispetto al 2016. Se si allarga l’analisi all’ultimo quinquennio (2013-2017), il fatturato registra un valore positivo (+1,8%), segno evidente di una ripresa post crisi, superando quota 12 miliardi. Questo il dettaglio del bricolage per quanto riguarda l’analisi dell’Osservatorio Non Food – GS1.

“I dati dell’ultimo anno confermano, pertanto, i segnali positivi e l’inversione di tendenza già evidenziata nel 2015; a spingere la ripresa del settore è anche l’ampliamento della rete di vendita moderna specializzata, rinnovata in termini di format e di servizi per intercettare la crescente cultura del “fai da te” e la sua diffusione a diversi segmenti di clientela. Il ruolo dell’addetto alla vendita rimane determinante ma servono soluzioni espositive nuove e impattanti che sappiano aiutare l’utente nella scelta delle referenze di suo interesse”, spiega Marco Cuppini, direttore Research&Communication di GS1 Italy.

Nel 2017 il segmento del “Giardinaggio, Tempo Libero e Autoaccessori” raggiunge il 51,1% delle vendite totali del comparto, distaccando di poco più di 2 punti percentuali quello dell’“Edilizia e fai da te” che si ferma al 48,9%.

I negozi specializzati si confermano anche nel 2017 il canale principale per gli acquisti relativi al settore del bricolage (idrotermosanitaria, edilizia, ferramenta, falegnameria, garden center, …), sebbene presentino un calo nella quota di mercato giunta al 64,0% (-0,7% rispetto al 2016) e un giro di affari lievemente ridotto (-0,5%).

“Punto di forza di questo canale – continua Cuppini – oltre all’ampiezza e alla profondità dell’assortimento, è la presenza in punto vendita di personale dedicato e con un’adeguata formazione sui prodotti, capace quindi di accompagnare e aiutare il consumatore nelle diverse fasi del processo di acquisto”.

Nonostante ciò i negozi specializzati sono l’unico canale in calo nel comparto bricolage. Il 2017 conferma ancora una volta la crescita delle GSS, sia in termini di quota di mercato (passando dal 27,5% del 2016 al 27,8% del 2017) sia in termini di fatturato (+2,0%).

Diversi sono i punti di forza per questo canale, la cui rete è in continua crescita (circa 800 unità di vendita): ambientazioni di forte impatto, esposizione ordinata per facilitare l’acquisto, comunicazione efficace, layout merceologici razionali e ordinati e promozioni mirate.

Migliorare l’esperienza d’acquisto nel punto vendita attraverso l’arricchimento dell’offerta di servizi in una logica cross canale. “In tale direzione – prosegue Marco Cuppini – si stanno spostando alcune insegne del bricolage per attrarre un target di utenti più vasto e composito, che comprenda anche i Millennials e le donne, che oggi costituiscono i due target meno soddisfatti dalla brico shopping experience“.

Al contrario del 2016, le GSA registrano, nel 2017, il maggior aumento sia in termini di fatturato (+5,6%) sia in termini di quota di mercato con una crescita prossima al mezzo punto percentuale, superando l’8%. Attraverso un confronto long-term, tuttavia viene registrato un -7,2%, segno di una ripresa ancora non avvenuta.

Giardinaggio, Tempo Libero e Autoaccessori

Riguardo al segmento “Giardinaggio, tempo libero e autoaccessori”, la macro-categoria ha evidenziato, rispetto al 2016, una crescita dei valori di vendita (+1,9%), proseguendo il trend positivo evidenziato nelle ultime edizioni dell’Osservatorio (+6,0% di giro d’affari nell’ultimo quinquennio).

Rispetto all’anno passato cresce ancora anche il mercato dell’auto, grazie alla ripresa dei redditi e alle promozioni messe in atto da case produttrici e concessionari, soprattutto nella prima parte dell’anno. Questo trend incide positivamente anche sul segmento degli accessori, la cui dinamicità è in netta ripresa rispetto a qualche anno di stasi.

Il 2017 conferma i negozi specializzati (garden center e autofficine) come leader indiscussi del mercato, con una quota del 77,8% (in calo dello 0,6% rispetto al 2016) e un fatturato quasi stabile (-0,1%).

Nello specifico, tra i format che registrano le migliori performance in termini di ampliamento della rete, vi sono gli agri-garden e i garden center, riflesso della diffusione della “cultura green” che trova nello sviluppo dei piccoli orti cittadini una naturale forma di espressione.

 



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