Due fonti e una dichiarazione ufficiale. Nella giornate del 12 aprile le due agenzie di stampa russe Tass e Ria Novosti hanno annunciato la cessione dei 27 negozi ad un imprenditore locale. La conferma del gruppo Tengelmann.
Dopo il concreto timore da parte del capo di Tengelmann, Christian Haub, circa un esproprio dei 27 negozi di Obi in Russia, è invece la dichiarazione circa la cessione ad un investitore “previa approvazione delle autorità competenti e a condizione che il marchio Obi non sia più utilizzato in futuro in Russia“. E, ancor, : “tutte le persone giuridiche sono state trasferite a un investitore senza pagamento del prezzo di acquisto” (Manager Magazin).
Secondo le dichiarazioni a Tass di Dmitry Galantsev, ad dello studio legale Propositum: “I negozi OBI apriranno a breve. I terminali di cassa dovrebbero essere aggiornati, i locali dovrebbero essere puliti e il personale di sicurezza dovrebbe essere aumentato a tal fine. I negozi sono pronti per l’apertura”.
Infine, Ivan Fedyakov, direttore generale dell’agenzia di analisi InfoLine, a Ria Novosti ha dichiarato che “i negozi avrebbero potuto essere venduti al prezzo simbolico di 1 euro”. L’operazione è ora soggetta ala vaglio della FAS, il servizio federale antimonopolio.
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